In questo momento mi trovo sul treno che da Nuwara Eliya mi porterà diretta ad Ella attraversando chilometri di piantagioni di the.
Viaggio in terza classe, assieme ai locali e sono riuscita a trovare un posto a sedere vicino al finestrino. Ho pagato il biglietto sessanta rupie, equivalenti a circa 40 centesimi di euro.
Ho sognato tanto questo momento; di questa tratta me ne hanno parlato benissimo. Dello Sri Lanka in generale ho letto cose bellissime.
Ma in realtà il mio umore non è al massimo.
Può succedere signori, nella vita di tutti i giorni e anche in viaggio.
Il viaggio può farti rinascere ma allo stesso tempo procurarti ferite che per quanto tu sappia che si rimargineranno, vorresti potertele leccare al sicuro di casa tua.
La verità è che arrivati ad Ella prenderemo un driver che ci riporti a Colombo dove anticiperemo il nostro rientro di una settimana.
Inutile dire che mi spiace fottutamente e che prima di prendere questa decisione abbiamo passato momenti di incertezza infinita. Mi sono sentita per un attimo una di quelli che mollano il colpo ma poi ho capito che un viaggio non può mai considerarsi tale se non è vissuto con l’umore giusto. Il viaggio lo si accoglie e lo si vive, non si può fare altrimenti.
L’indecisione è diventata consapevolezza ieri, quando abbiamo sentito che andando avanti così non avremmo fatto altro che crearci un brutto ricordo di questo paese che se vissuto in condizioni diverse ci avrebbe offerto tanto.
Tre giorni fa ci siamo presi un brutto eritema solare probabilmente aggravato da un trattamento ayurvedico che ci ha fatto uscire grosse bolle su entrambe le braccia.
Un disagio che non ve lo sto neanche a spiegare. Una situazione molto invalidante.
Per farvi capire, potrei dirvi che faccio fatica anche solo ad impugnare la macchina fotografica per scattare foto a questi posti meravigliosi.
Abbiamo passato ore in un ospedale per farci prescrivere un antibiotico e un antistaminico con i quali ci stiamo bombardando senza sapere se questa sia la cura giusta per noi.
Se piove e fa freddo, come spesso accade qui nella Hill Country, dobbiamo infilarci una felpa impiegandoci molto più tempo per evitare di sfregare le parti ustionate.
Quando camminiamo in mezzo alla gente dobbiamo fare attenzione che questa non ci urti provocandoci un dolore immenso.
Fare la doccia è un problema. Pettinarsi è un problema. Dormire è un problema.
Non possiamo esporci alla luce del sole e quindi il nostro viaggio, che dovrebbe procedere verso sud, non ha veramente senso.
Per la prima volta in vita mia un viaggio mi ha regalato più lacrime che sorrisi.
Ma sono estremamente convinta che se riuscirò ad elaborare il ricordo di questa esperienza nel modo più giusto, riuscirò a farla fruttare come una delle più preziose della mia vita.
Ho imparato che non ci si deve mai fare forti dello spirito da viaggiatore on the road, di quello che si adatta a tutto, perché quando le condizioni non sono delle migliori il punto di vista cambia, si è meno fatalisti. Meno ingenui.
Ho pernottato, come al solito, in economicissime guest house senza neanche l’acqua calda, ma anziché riderci su come al solito, avrei desiderato per una volta essere in un hotel più confortevole, con asciugamani e biancheria più pulita.
Ho maledetto il mio pesante zaino che ho fatto fatica ad infilare.
Mi sono spaccata lo stomaco indebolito dai medicinali con il cibo piccante, perché qui nulla viene servito senza il peperoncino.
Ho una patina sugli occhi e nell’anima che non mi fa ben apprezzare le cose che solitamente avrei amato.
Così mi sento oggi e questo voglio riportare.
Ecco cosa vuol dire raccontare con entusiasmo un viaggio qui sul blog; non significa esasperare le sensazioni a tutti i costi ma mostrare apertamente il proprio stato d’animo. Nel bene e nel male.
Guardo fuori dal finestrino riempiendomi gli occhi di verde e non posso fare altro che dire: arrivederci Sri Lanka. Io e te prima o poi avremo occasione di capirci meglio!
A voi è mai capitato di sentirvi giù durante un viaggio?
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Manager, Web writer e Travel Blogger.
Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 18 commenti
[…] Chi mi segue lo sa, la mia avventura in Sri Lanka doveva durare due settimane ma sfortunatamente sono dovuta rientrare prima. […]
[…] orientale della Provincia Meridionale del paese. Scriverò un post ad hoc sui parchi anche se la mia disavventura che mi ha fatto rientrare prima non mi ha permesso di visitarne […]
Che enorme dispiacere Stefy, leggo solo ora cosa è successo e non hai idea di quanto possa dispiacermi!
Spero solo che va un pochino meglio ora, è una situazione scomoda che però insegna tanto… e sono sicura che questo Sri Lanka te lo riprenderai molto, molto presto.
Ti abbraccio forte!
Ora stiamo decisamente meglio! Siamo tornati in forma, pronti per nuove avventure! Un bacione e grazie davvero per il pensiero!
Stefi mi dispiace davvero tanto che questo viaggio sia andato così ma sono sicura che avete fatto la scelta più saggia e che un giorno, tornando da queste parti, andrà tutto super bene ❤️
Ne sono sicura anche io Saretta! Intanto grazie per il sostegno <3 Conta molto!
Credo che questi episodi servano a riflettere Stefy. E grazie a te e alle tue parole possiamo riflettere noi tutti. Perché il viaggio non ci rende invincibili (al contrario di quello che spesso pensiamo). Il viaggio è come la vita, fatto di alti e bassi. E a volte i bassi lo sono particolarmente.. Ed è giusto mollare la presa. Non significa arrendersi, ma essere responsabili. Ti abbraccio forte.
Vero Manu, nel bene e nel male questo viaggio mi ha insegnato tanto. Le sicurezze non esistono a casa, figurarsi dispersi da qualche parte nel mondo! Ma se fosse tutto semplice non ci sarebbe neanche gusto, no?! Bacione!
Quando si sta male fisicamente non ci sono ma che tengano. L’umore è nero anche se sei nel più bel posto del mondo, finché non puoi assumere un antidolorifico che faccia passare il dolore. Oltretutto per le loro condizioni sanitarie meglio scappare! Avete fatto benissimo, ora come va?
Hai ragione, quando si sta male tutto viene offuscato dalla preoccupazione e dal disagio. Devo dire però che siamo andati in clinica in Sri Lanka e ci hanno prescritto antibiotici e antistaminici che ci hanno aiutato. Ma vista la situazione non vedevamo l’ora di tornare a casa per un ulteriore controllo e per guarire nel proprio ambiente
Ciao Ste, sono tornata dal viaggio e sono venuta subito a “frugare” sulla tua pagina e sul blog per vedere come andava il tuo. Ci sono rimasta di cacca. Mi dispiace tantissimo cavoli!
Però a leggere questo post mi è venuta voglia di abbracciarti e dirti brava.
Brava perchè sei stata onesta, hai capito i limiti, brava perchè sei una viaggiatrice vera, brava perchè alla fine sono tutte cose che quando viaggi davvero senza aiutini possono succedere e diventano parte di quel bagaglio di esperienza che ti porterai dietro nei prossimi cammini.
Mi dispiace tantissimo, ma come si dice “shit happens!” (e immagino la vostra rabbia mista a delusione).
Pensa al prossimo e forza! <3
Grazie per le belle parole Paola!
In effetti può sembrare strano ma anche questa esperienza fa bagaglio! E pensare che c’è chi non ha perso l’occasione di dirmi “ora la smetterai di viaggiare così?!”. E queste sono le cose che fanno male perché da chi si presume ti voglia bene non te l’aspetti. Poi capisci che non resta altro che fare spallucce e pensare al prossimo viaggio… Magari ancora più wild!
Che peccato Stefania..
Dal primo post che ho visto su Facebook si capiva la voglia che avevate di partire, ma quando c’é la salute di mezzo non c’é niente da fare.
Non godersi il viaggio a pieno é un male perché rischi veramente di influenzare il giudizio del luogo in cui ti trovi e poi, soprattutto, lo vivi male e stop.
Un abbraccio!
Vero Elisa, per questo abbiamo deciso di tornare! Ci rifaremo il più presto possibile
Grazie per il pensiero!
Mi spiace tanto ma è davvero ammirevole la sentita sincerità che traspare dalle tue parole. Capita e hai preso la giusta decisione. Un viaggio deve essere vissuto sino in fondo con l’adrenalina che fissa ogni momento da ricordare, senza distrazioni invalidanti. Un caro saluto e buon rientro.
Grazie per le belle parole! La penso esattamente come te!
Stefy mi spiace perché so bene con quanto entusiasmo siete partiti… Ma reputo saggia la decisione di rientrare soprattutto in queste condizioni. Dai che a casa hai due musetti che ti aspettano è sicuramente vi riprendete e sarete più forti per il prossimo viaggio… A proposito, quando?
Mah, chi lo sa per ora pensiamo a rimetterci! Grazie Polly!
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
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