#EppureMilano
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Del mio Natale a Milano

Sarà che manca un mese esatto al Natale.

Sarà che fra una ventina di giorni sarò in viaggio in Thailandia e che quest’anno mi perderò l’atmosfera delle Feste, o forse l’aria gelida, quel profumo di montagna e il freddo che ha spazzato via le nuvole lasciando il cielo a disposizione di una luna che fa invidia, a mettermi voglia di raccontare che sapore ha il mio Natale a Milano fin da quando ero bambina, nella città che tutti conoscono come “della nebbia”, ma che in rare occasioni sprigiona una magia che nessun difetto può spezzare.

E’ Natale a Milano quando senti il profumo di dolciumi e frittelle

“Papà, mi porti agli Oh bej Oh bej?”

La tradizionale Fiera degli Oh Bej Oh Bej

La tradizionale Fiera degli Oh Bej Oh Bej

Chissà qual è la percentuale di milanesi che conosce il vero significato di Oh Bej! Oh Bej!? Quello che oggi è il nome del tipico mercatino natalizio milanese, che letteralmente invade la zona di Castello Sforzesco e Sant’Ambrogio dal  7 dicembre, ha origine grazie ad un fatto che in tanti probabilmente ignorano. Fu nel lontano 1500 che un incaricato del Papa, entrò in città per riaccendere la devozione da parte dei cittadini e per farlo, portò con sé dei pacchi riempiti di dolciumi e giocattoli. Da qui la frase “Oh bej! Oh bej!” esclamata dai bambini in festa.

Ecco. Se mio padre potesse dirne quattro a quel simpatico signore che si è improvvisato Babbo Natale spianando la strada a quello che è una dei mercatini tradizionali più affollati di Milano, lo farebbe all’istante. Non intendo essere blasfema ma spezzare una lancia a favore dei genitori che non si divertono affatto a stare in fila un quarto d’ora per un bastone di zucchero filato.

“Papà, mi porti a vedere gli oh bej, oh bej?”, disse saltellando una bambina magrolina, bionda e tutta treccine, guardando il padre e sapendo che non le avrebbe detto di no. Successe di questi periodi, esattamente 23 anni fa.

Luminarie sotto la Galleria di Piazza Duomo

Luminarie sotto la Galleria di Piazza Duomo

Ricordo in particolar modo il mio stupore nel vedere le reliquie di S. Ambrogio nella bara di vetro, il sapore di dolciumi, delle caldarroste e tanta, troppa gente d’intralcio per una bambina di solo 1,40 mt che vuole vedere le bancarelle. Ricordo di aver provato un anellino che poi non riusciva a venirmi più via e l’imbarazzo di mio padre nel cercare di togliermelo. Che ora ci rido, ma allora avrei preferito strapparmi il dito piuttosto che macchiarmi di un furto del genere.

Poi è finita che con l’andare degli anni ho perso l’entusiasmo per questo affollatissimo mercato che attualmente ha solo il sapore di una ridondante tradizione.

E’ Natale a Milano quando arriva il Tram

Il Tram luminoso del Natale a Milano

Il Tram luminoso del Natale a Milano

E’ impareggiabile l’atmosfera regalata dal Tram luminoso! Quando arriva lui, a Milano è davvero Natale. In questo caso il mio entusiasmo non è svanito, la caccia al Tram luminoso dura da quando ero piccola e prosegue ora: tante lucine in movimento che illuminano Milano e che portano atmosfera di festa, di vacanze e allegria. Fateci caso, se vi trovate in giro al passare del tram, anche in mezzo alla folla milanese delle ore di punta, strappare un sorriso a chi sta accanto a voi pur non conoscendovi, è più facile.

Sia il Comune che Coca Cola contribuiscono a questo spettacolo che rende la cornice milanese ancora più scenografica sotto le Feste.

E’ Natale a Milano quando si accendono le luminarie

Un albero di Natale di 30 mt in Piazza Duomo, la pista di pattinaggio e le luminarie in ogni dove.

Piazza Duomo a Milano

Piazza Duomo a Milano

Ora, non tutti hanno la fortuna di lavorare in centro a Milano e ritrovarsi per un aperitivo in Duomo con gli amici, sotto le luci dell’enorme alberone di Natale, ma chi può farlo è fortunato. Qui, l’attesa del Natale si fa molto più papabile.

Una cosa che non ho mai fatto, alla quale prevedo di rimediare presto è provare l’emozione di pattinare sul ghiaccio con vista Duomo. Non è mai tardi per rendersi ridicoli.

E’ Natale a Milano quando fai la tripletta all’Artigiano in Fiera

Alzi la mano il milanese che non è mai stato almeno una volta alla Fiera dell’Artigianato. Tanto non vi credo. Almeno il 50% dei regali natalizi viene, ovviamente da lì.

L'artigiano in fiera a Milano

L’artigiano in fiera a Milano

Un giro per gli stand dei paesi extra europei

Un giro per gli stand dei paesi extra europei

Ai tempi dell’Università saltavo le ore di statistica (o addirittura tutte le lezioni) per andare in Fiera nei giorni in cui c’era meno gente. Poi ci tornavo nel weekend per gli acquisti che mancavano, poi ci tornavo la sera per cenare a base di wurstel, crauti e birra con tutta la compagnia.

C’è da dire che questa Fiera istiga alla violenza (che è poco natalizia :D). Prima di tutto dovete tenere in conto le masse inferocite di maniaci dell’acquisto natalizio compulsivo, che non è cosa da poco. Però in cima al podio delle “cose per le quali rischi la galera a Natale” c’è il viaggiatore da Fiera: ovvero colui  che si ostina a portare valigie e trolley vuoti da riempire di cianfrusaglie. Poi però, che non si lamentino se parte il calcio involontario.

Anche per voi, Vin Brulè è sinonimo di Natale?

Anche per voi, Vin Brulè è sinonimo di Natale?

Poi c’è la fila chilometrica nei negozi, i banchetti per incartare i regali, la gente che corre frenetica in strada alla ricerca del regalo perduto. Ci sono le vetrine curatissime, le canzoni di Natale e il Vin Brulè per le strade.

Tutta robetta che ogni anno, sotto Natale, contribuisce al rischio d’esaurimento nervoso ma che poi stranamente, per tutto il resto del tempo, si aspetta con estremo candore.

Questo per me è il Natale a Milano. Il vostro com’è, simile al mio?

 

 

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

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