DOG TRIP
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È ancora estate. È ancora abbandono

cane in vacanzaA me questa cosa degli abbandoni di animali legata all’estate e che puntualmente ogni anno si ripresenta mi manda in bestia.
Si perché dico, prendetevi un pupazzo se non riuscite a gestire un essere vivente.
Che se fossi vostro figlio (ammesso che ne abbiate) non starei nemmeno tanto tranquillo, perché abbandonare un animale è abbandonare una vita e metterla in pericolo, non prendersi le proprie responsabilità, negare il proprio ruolo di adulti e via dicendo con tutte le cose vergognose che dovrebbero pesarvi sulle spalle. Ve ne rendete giusto un poco conto?!
Vi pare che io vi stia giudicando? In effetti si, ed è il minimo che vi possa accadere.

Da quando tratto sul blog di viaggi con cani mi arrivano spesso comunicati stampa o richieste di pubblicazione di materiale informativo contro l’abbandono e io, buttando l’occhio ai numeri, non posso che inorridire di fronte a queste cifre abominevoli:
50.000 cani abbandonati ogni anno per 700.000 randagi che vagano malmessi per le strade d’Italia*.

Mi sono chiesta cosa posso fare io, nel mio piccolo, per contrastare il fenomeno dell’abbandono.
Innanzitutto anche solo con la mia rubrica, parlando di strutture pet friendly e di itinerari creati ad hoc per una famiglia che viaggia con 4 zampe a seguito, posso sensibilizzare la gente sull’importanza dell’esistenza di strutture adatte a questo tipo di turismo.
So che assolutamente non basta ma è un inizio perché sento che di questi tempi sta crescendo la consapevolezza delle persone e la logica secondo la quale un animale è considerato, non dico al pari, perché per l’ottusità che viviamo sarebbe davvero troppo, ma se non altro qualche gradino (facciamo una scalinata) sotto l’uomo e come compagno fedele d’avventure, il turismo si sta un po’ aprendo.
Logiche economiche in prima linea eh, ma se preferite parliamo di sensibilizzazione.

Vediamo quindi quali sono le misure di prevenzione dell’abbandono che anche voi potrete adottare:

  • Investire nell’anagrafe canina e felina nazionali, incentivando a livello locale l’utilizzo di chip
  • Promuovere la sterilizzazione per evitare che i parti sfuggano alla nostro controllo e che quindi vengano abbandonate o addirittura uccise intere cucciolate
  • Aumentare gli spazi urbani in cui è consentito l’accesso agli animali d’affezione
  • Non esitare a denunciare, con il supporto delle Onlus a difesa degli animali, chi si macchia dell’abbandono di cani e gatti

Cosa fare se si trova un animale abbandonato?
Me lo sono spesso chiesta ed è anche successo!
Al di là della voglia di salvarlo personalmente, la procedura più corretta è quella che prevede una chiamata al comando di polizia locale del comune in cui ci si trova il quale, fate attenzione, è OBBLIGATO a intervenire per l’accalappiamento (che brutta parola) entro 20 minuti dalla chiamata.
Se l’animale dovesse trovarsi nelle adiacenze di una ferrovia o una stra extraurbana occorre e contattare la Polfer o la Polstrada.
Le forze dell’ordine sono tenute a consegnare l’animale al canile sanitario di riferimento.
E se l’animale dovesse essere ferito? Si può anche contattare il servizio veterinario dell’ASL ma l’importante è sapere che le spese sarebbero a proprio carico.

Vi lascio sotto anche un’infografica realizzata da noicompriamoauto.it.

Fonte Rapporto Italia 2015 di Eurispes.eu www.eurispes.eu/content/sintesi-rapporto-italia-2015

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

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