Perù
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Signore e Signori, la Valle Sacra

Non so perché ci ho messo tanto a parlare di lei, forse perché è difficile descrivere alla perfezione posti come questi, che la gente sogna di visitare ogni giorno.
Un fardello troppo grande, una responsabilità che va oltre ogni limite.
Però oggi mi sono decisa, vi parlerò dei posti più belli che ho visitato nella Valle Sacra.

L’avrò vista migliaia di volte catturata in immagini di sconosciuti ma al suo cospetto sono rimasta senza fiato, con il suo verde acceso, la sua energia sprigionata dalle montagne, respirandone l’aria secca e fresca mentre, in silenzio, l’Inca Rail mi conduceva serpeggiando nel suo ventre: la Valle Sacra.
Voglio raccogliere per voi, e un po’ per me, per mantenerne vivo il ricordo, quelli che sono stati i luoghi più belli e in assoluto più misteriosi della Valle Sacra.

Cusco, l’ombelico del mondo Incas

Cusco, l’antica Capitale dell’Impero Inca, magnificente portone d’ingresso a Machu Picchu, già affascina per il suo valore. La chiamano l’ombelico del mondo degli Incas ed è un mix di antiche tradizioni mescolate assieme alla cultura, alla religione e alle costruzioni coloniali spagnole che prima l’avevano distrutta per ricostruirla a loro immagine e somiglianza.
cuscoUna nota romantica che mi ha fatto impazzire: alcune vie principali di questa città furono tracciate dagli Incas in esatto allineamento con alcune stelle in alcuni periodi dell’anno.
Fu il nono inca, Pachacutec, a dare alla città di Cusco la forma di un puma.
Se avete tempo salite fino al Cristo, la vista vale la fermata.Cusco

Ollantaytambo e i suoi misteri

Ollantaytambo è un sito archeologico Inca che si trova ad un’altitudine di 2800 metri sopra il livello del mare che si sostiene sia stato costruito nel 1440 d.C. dall’imperatore Inca Pachacuti.
Ai piedi di queste sorprendenti strutture in pietra viene del tutto normale porsi una domanda: come hanno potuto, i primi esseri umani sulla Terra, costruire i siti in modo così perfetto, incastrando magistralmente enormi massi di granito, ognuno del peso di più di 50 tonnellate?
Come?
Ti ci perdi davvero in domande come queste, e ti senti piccolo piccolo.
Sul Monte Pinkuylluna, gli Inca hanno voluto rappresentare il volto di Wiracochan (inviato di Wiracocha): austero, duro e imponente, vi osserverà mentre camminate sotto di lui.

Lo vedete il volto? Ollantaytambo

Lo vedete il volto?

L’arte Inca non ha agito a caso ma, al contrario, giocando con luci e ombre ha saputo rappresentare un Wiracochan dormiente durante il giorno e sveglio e vigile dal pomeriggio in poi.
Proseguendo per il sito troverete una fontanella che è fonte di un altro mistero: passando un dito sul corso d’acqua, questa devia il suo flusso da una direzione all’altra. Nonostante la sua particolarità, negli ultimi anni è stato impedito di toccare la fontana per non rovinare ulteriormente il sito archeologico.

Sacsaywamán, il falco soddisfatto

Che in lingua quechua significa falco soddisfatto. Un enorme sito archeologico dove le orbite si perdono a furia di cercare l’orizzonte, percorrendo quel tappeto verde, perfetto, che contrasta nettamente con il grigio delle pietre. In realtà di questo sito si può visitare solo il 20% sul totale. Pensate l’immensità.

Sacsaywamán

Sacsaywamán

Purtroppo prima di arrivarci avevo letto che fu luogo di un’aspra battaglia della conquista spagnola e che alla fine, su questa terra tanto fertile, rimase solo una pozza di sangue, tutti i cadaveri dei soldati giacquero fino a richiamare stormi di condor andini.
Questa tragedia venne ricordata aggiungendo otto condor nello stemma di Cusco.
Vi ho già detto della somiglianza di Cusco ad un puma, vero? Fantasia Incas! Sacsaywamán n era la testa, con le 22 mura a zigzag a formare una dentatura perfetta.

Pisac, colore e folklore

Cosa dire di Pisac se non che siamo capitati nel luogo giusto al momento giusto?!
Bellina e colorata come poche, con un mercato artigianale che fa gola a chi come me è in cerca di chincaglierie di viaggio. Onesta seppur votata al turismo ma d’animo semplice e casereccio. Le donne che contrattano aprendo la loro bocca di denti sghembi, con un sorriso disarmante e con i figli attaccati alle gonnelle. Quei marmocchi impiastricciati di fragole e mais bollito.
Una piazza abbacinante e folcloristica, dedita allo street food, quello vero è che non sa di avere un nome, di essere di moda in più di mezzo mondo.
Una festa locale, si celebra la Virgen del Carmen: si sfila in costumi coloratissimi, si balla, si canta e si beve. Fu fra quella marmaglia divertita che ci dimenticammo di salire alle sue rovine.

Pisac, Perù

Pisac, Perù

Saline di Maras, la bellezza

Uno spettacolo unico, forse tra i più suggestivi, anche perché totalmente inaspettato e diverso da tutto il circondario. Parlo di queste meravigliose saline, così chiare e riflettenti da fare male agli occhi, che vennero usate per molti rituali di purificazione.

Saline di Maras

Saline di Maras

Da una sorgente termale in cima alla valle nasce un torrente d’acqua ad alto tenore di sodio che viene deviata nelle saline è fatta evaporare.
L’ideale è camminare per arrivare ai cumuli di sale e alle pozze d’acqua passando per i tanti spartani negozietti che vendono (ovviamente) sali.

Moray, il potere degli Incas

Una bellezza vera, forse una delle più strabilianti che possa metterti davvero davanti agli incredibili quesiti e misteri Incas. I suoi terrazzamenti sono ossessivamente circolari e concentrici, formano una sorta di anfiteatro.Moray
Il sito fu fotografato per la prima volta nel 1931 da due piloti della marina militare degli Stati Uniti d’America e nel 1944 si iniziò ad esplorare scientificamente il luogo.
La più diffusa delle ipotesi formulate per spiegare la funzione dell’artefatto indica nel sito un laboratorio per l’adattamento delle diverse specie agricole coltivate a differenti quote di altitudine.
Altre ipotesi suppongono si trattasse di un sito per cerimonie e funzioni religiose.
Ma quando si tratta di Incas, vai a saperla qual è la verità!

Machu Picchu, che ve lo dico a fare

Una delle 7 meraviglie del mondo moderno, famosa immagine da cartolina è da desktop del computer.
Chi non conosce Machu Picchu?! Ve ne ho parlato in dettaglio qui e oltre a menzionarlo non vi dico altro, vi lascio solo una delle, foto in cui ho cercato di catturare la sua grandezza.peru-machu-picchu-ste

Wayna Picchu, la scarpinata

La giovane vetta. Oppure, se pronunciato diversamente vuol dire: piccolo mucchietto di coca nella guancia di chi le mastica. Essenziale :)
Ci possono salire un massimo di 400 persone al giorno: le prime 200 alle sette e le restanti alle 10.
Io non ero fra queste.

Riposo del guerriero sui terrazzamenti del Machu Picchu

Riposo del guerriero sui terrazzamenti del Machu Picchu

L’altitudine in Valle Sacra non è al culmine ma la stanchezza accumulata nei giorni precedenti al di sopra dei 4000 metri mi ha debilitata, meglio evitare. La salita richiede più di un’ora e qualche cosina meno la discesa.
La cosa bella del Wayna è che ti permette di avere una vista impareggiabile su Machu Picchu.

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

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