Sri Lanka
5

Sri Lanka: Itinerario di due settimane di viaggio

itinerario sri lankaChi mi segue lo sa, la mia avventura in Sri Lanka doveva durare due settimane ma sfortunatamente sono dovuta rientrare prima.

Nonostante tutto ho deciso di mostrarvi l’itinerario completo, con le tappe che avevo in previsione di effettuare, in modo che vi possiate fare un’idea su come muovervi e sulle tempistiche.

Quando andare

Il periodo che ho scelto per visitare lo Sri Lanka è stato a cavallo fra novembre e dicembre: siamo arrivati il 29/11/15 e saremmo dovuti tornare il 13/12/15.
Questo periodo è ideale per visitare il sud del paese e anche per località come Colombo, le Città Antiche (centro) e la costa occidentale.
Per quanto riguarda l’est, vi conviene lasciar perdere perché il tempo in questo periodo è molto piovoso.
Un discorso a parte va fatto per la Hill Country: qui abbiamo trovato quasi sempre pioggia ma la cosa è abbastanza normale, vi basti dare un occhio alle folte piantagioni di tè che crescono proprio grazie a questo tipo di clima.
Il mio personale consiglio è di non saltare questa zona; si tratta davvero del polmone verde dello Sri Lanka.

Questo post ha lo scopo di mostrarvi l’itinerario in breve, nella sua interezza.
Per approfondire i singoli siti d’interesse, inserirò man mano i link agli articoli che ho scritto appositamente per ognuno di essi.sri lanka itinerario mappa

Prima di iniziare vi lascio un’informazione che potrà tornarvi utile: la moneta locale è la rupia Singalese: 1 euro è pari a 157,47 rupie.
La vita in Sri Lanka è molto economica, eccetto che per i siti archeologici.

Arrivo a Colombo

colombo Fortcolombo
Arriviamo in questa grigia e affollata città (in realtà l’aeroporto è a Negombo, a pochi km da Colombo ma potrete tranquillamente raggiungere la città in pullman per pochi centesimi, o in tuk tuk) e ci rimaniamo per una giornata, giusto per fare un giro sulle coste del Fort e per farci tirare in mezzo da un tizio che ci farà visitare un tempio facendoci credere che è l’unico giorno in cui è possibile entrare.
Niente di più falso ma il jetlag ci ha uccisi e noi ci siamo fatti intortare facilmente.
A dirla tutta Colombo non mi ha entusiasmata, ne ho scritto qui.

Colombo – Dambulladambulla royal rock templedambulla

Prendiamo un Pullman pubblico alla stazione degli autobus (seguirà un post con tutte le info su come spostarsi in Sri Lanka) e in quattro ore arriviamo a Dambulla pagando solo pochi euro, dove ci aspettano i Templi Rupestri nascosti dietro il mastodontico e, lasciatemelo dire, un po’ kitsch, Royal Rock Temple. Ma questo è proprio il suo bello.
Tempo di vista del sito: un’oretta o qualcosa di più al costo di circa 7€.
Dopodiché prendiamo un tuk tuk che ci porterà direttamente ad Habarana in un’ora e mezza, dove pernotteremo.

Habarana + Sigiryia e Polonnaruwasigiriyadintorni habarana

Ad Habarana non c’è davvero niente di speciale, non la si può definire neanche una cittadina ma una strada polverosa con qualche negozietto posto ai lati, qualche vecchio fabbricato e mura diroccate. Grazie Lonely Planet, e io che continuo a fidarmi di te.
Ad onor del vero bisogna dire che Habarana è la base ideale dalla quale partire per fare visita ai luoghi meravigliosi delle Città Antiche come Sigirya, Polonnaruwa, Anurhadapura e Minhtale.

Si dorme in guest house molto economiche e alcune di queste anche poco confortevoli. Noi ci siamo arrangiati scegliendo il luogo di pernottamento direttamente sul posto, facendoci lasciare in un punto “centrale” e proseguendo a piedi.

Unica cosa: può essere che durante la ricerca di un posto dove pernottare vi si affianchino tizi che si propongono di accompagnarvi, probabilmente, alla guest house di un amico. La maggior parte delle volte è gente innocua e che vuole solo ricavare qualche soldino ma a me hanno rubato (anche per mia disattenzione, lo ammetto) circa 200€. Mai abbassare la guardia, in nessuna parte del mondo. Detto questo, consiglio tranquillamente la prenotazione in loco, soprattutto se non avete un itinerario a tappe prestabilite. Noi l’abbiamo sempre fatto senza difficoltà. Se invece siete dell’idea che sia più comodo decidere prima, potrete farlo da casa consultando siti di prenotazione online che vi permettano di capire il livello del vostro alloggio.

Come dicevo, da Habarana si può partire per diversi luoghi; noi l’abbiamo fatto affittando un tuk tuk e accordandoci con il driver che ci ha accompagnati per tutto il giorno – per un totale di circa 30€ – aspettandoci fuori dai siti che avevamo in programma di visitare. Un’altra opzione è quella di prendere l’autobus; sicuramente più economica ma che implica un’organizzazione impeccabile degli orari di spostamento per non perdere troppo tempo, soprattutto se avete pochi giorni a disposizione.

Noi, scegliendo la formula del driver con tuk tuk, abbiamo fatto in un solo giorno Sigiriya e Polonnaruwa e ci sentiamo di consigliare questa opzione; abbiamo avuto la possibilità di fermarci in luoghi bellissimi che in pullman non avremmo potuto vedere. Giusto per dire che in viaggio il risparmio non è tutto, io preferisco sempre fare un calcolo ragionato di costi/benefici.

In realtà noi abbiamo sabotato la visita a Sigiriya, troppo costosa e turistica – costo, circa 30 dollari -, per goderci il panorama di Pidurangala Rock, la sorella minore dalla quale si gode di un panorama senza eguali – costo, circa 5 dollari -.
Tempo stimato per la visita, salita e discesa comprese: un’ora e mezza, ci si impiega meno che salire su Sigiriya, non esistono turisti e decisamente si risparmia.

Nel pomeriggio abbiamo visitato il sito di Polonnaruwa.polonnaruwa
Se il tempo è bello consiglio di girarlo in bicicletta; si può noleggiare all’entrata del sito, o altrimenti se piove, come è capitato alla sottoscritta, vi consiglio di fare il biglietto e farvi portare da un tuk tuk perché il sito è veramente immenso. Fortunatamente noi avevamo il nostro driver che si è offerto di accompagnarci all’entrata dei vari blocchi di siti archeologici, ovviamente abbiamo perso  un po’ la magia del percorso in bicicletta fra le rovine ma purtroppo la pioggia non è stata clemente con noi.
Tempo stimato per la visita: 4 ore.

Kandykandy-dall'altokandy cosa vedere

Arriviamo a Kandy dopo 4 ore di pullman pubblico e alla stazione dell’autobus troviamo subito un guidatore di tuk tuk che si propone di portarci in giro a vedere un po’ di guest house.
È scontato che questo cercherà di guadagnarci ma siccome non abbiamo niente da perdere e i nostri zaini pesano come mattoni, ci fidiamo, trattiamo e troviamo un posticino economico nei dintorni del lago.
Nota: anche in Sri lanka, trattare è all’ordine del giorno. I turisti, come in molte parti del mondo, sono visti giustamente come dei portafogli viventi ma non per questo bisogna farsi fregare. Tenete in conto di spendere sempre qualcosa in più rispetto ad un locale ma trattando sapientemente si raggiunge sempre un accordo che possa andare bene ad entrambe le parti. NON partite da cifre irrisorie, a mio parere sminuire il lavoro della gente del luogo rischia di compromettere la possibilità che si crei quel rapporto di rispetto che a volte premia: abbiamo trovato persone molto disponibili che si sono fatte in quattro per mostrarci le bellezze del loro paese, solo per la voglia di farlo e non chiedendoci uno spicciolo in più.

Visitiamo una tea factory del governo, saliamo fino al Big Buddha di Kandy e poi ci dirigiamo verso il folkloristico e affollato mercato comunale dove ci mescoliamo fra la gente del posto che fa la spesa.
A Kandy si può inoltre vedere il famoso tempio dov’è custodito il dente del Buddha

Nuwara Eliya e la Hill CountryCinque attività da fare in sri lankaNuwara Eliya

Dopo aver soggiornato una notte a Kandy ci dirigiamo verso Nuwara Eliya e ci arriviamo grazie ad un driver solo perché la nostra ustione non ci ha permesso di prendere autobus pubblici. Per questo abbiamo speso di più, altrimenti avremmo potuto approfittare degli autobus e spendere tranquillamente una manciata di euro.

Visto che abbiamo un driver a disposizione, ne approfittiamo e gli chiediamo di fermarci a vedere alcune cascate tra le quali le Devon Falls, le folte piantagioni e a mangiare dei gustosissimi avocado con del miele di produzione locale.
I dintorni di Nuwara Eliya sono verdissimi e una delle scelte più azzeccate è fare visita ad una delle tante piantagioni di tè con relative fabbriche immerse nella natura.

Ascesa all’Adam’s PeakSri-Pada-Adams-peak-Sri-Lanka

Durante questa giornata avremmo dovuto prepararci all’ascesa dell’Adam’s Peak ma il destino ci è stato avverso.
Quello che posso dirvi è di tentare la scalata a questa montagna preparandovi sia fisicamente che mentalmente.
Si tratta di circa 5000 gradini per 4 ore di sfacchinata ma deve valerne davvero la pena. Partirete per un trekking notturno, quindi vestitevi a cipolla.
La montagna è alta ben 2243 m s.l.m. ed è luogo di pellegrinaggio per i buddisti, induisti, musulmani e cristiani. Sulla vetta si trova un monastero all’interno del quale potrete vedere una grande impronta di piede venerata come impronta di Buddha da parte dei buddisti. Gli induisti la considerano invece l’impronta di Shiva, i musulmani e cristiani vi vedono l’impronta di Adamo. Si dice sia un luogo così sacro che anche le farfalle lo scelgano per venirci a morire.
Perché tentare la scalata all’Adam’s Peak?
– Per rendervi conto del grande melting pot religioso e di quanto pacificamente lo Sri Lanka accetti questa condizione di varietà religiosa
– Per mettere alla prova la vostra forza di volontà
– Per godere di un panorama unico al mondo e gustare l’alba dall’alto del Monte che avete faticosamente scalato.
Qui, un articolo un po’ più dettagliato sull’ascesa all’Adam’s Peak.

Il Treno panoramico da Nuwara Eliya ad EllaArrivederci Sri lankatrain to ella

Il treno panoramico è la parte che ho in assoluto sognato di più di questo viaggio e per niente al mondo me la sarei persa.
Con un’ustione di secondo grado, dolorante e lo stomaco spaccato dai farmaci abbiamo trovato comunque il modo di salire su un treno di terza classe ed assistere ad uno spettacolo unico al mondo.
Il costo del biglietto è pari a 40 centesimi di euro per circa tre ore di treno.
La stazione si trova a Nanu Oya, un paesino a qualche chilometro dal centro di Nuwara Elyia che potrete raggiungere con un tuk tuk. Non vedo l’ora di raccontarvi di questa esperienza!

Arrivati a Ella abbiamo poi affittato un driver che ci riportasse verso Negombo dove abbiamo trascorso l’ultimo nostro giorno di vacanza prima di fare ritorno a casa.

Da questo momento in poi vi proporrò un itinerario che avevo solo studiato ma che non ho mai effettuato, non posso quindi fornirvi la mia personale esperienza sui fatti. Laddove sia possibile cercherò di inserire link di approfondimento a siti e blog che trattano più approfonditamente dell’argomento.

Tissamaharama e Yala National Park

L’ideale è raggiungere il sud (in treno, o in autobus) e usare Tissamaharama come base per visitare lo Yala National Park.
In Sri Lanka è possibile effettuare molti safari ma volendo potete scegliere il parco in base alla fauna che vorreste vedere. Scriverò presto un post informativo con le caratteristiche dei migliori parchi per fare Safari in Sri Lanka. Lo Yala resta sicuramente il più turistico e conosciuto per la varietà di animali che è possibile avvistare.
Qui potete trovare un articolo più dettagliato sull’escursione a questo parco.

Talalla e Mirissa

Alla fine del nostro viaggio avevamo previsto una tappa relax al mare per goderci le bellissime spiagge dello Sri Lanka. Ho letto qualche post di Deborah di Apuntidiviaggio.net e subito mi sono innamorata di questi posti, immaginandomeli come dei veri e propri paradisi poco turistici. Spero di avere presto un’occasione per scoprirli con i miei occhi.
Oltre al relax avevamo previsto una bellissima escursione per l’avvistamento delle balene. Pare che Mirissa sia il luogo ideale per uscire al largo dell’oceano in tutte le stagioni dell’anno.
Fortunatamente ho già avuto l’occasione di partecipare ad un whale safari in Norvegia.

Galle

Prima di fare rientro avevamo pianificato di passare una giornata a Galle per vedere il Forte e passeggiare fra le sue mura. Si sarebbe trattato di una breve visita che avrebbe previsto un itinerario a piedi verso il forte storico per ammirare la torre dell’orologio e gli edifici dall’atmosfera profondamente coloniale.

Negombo

Negombo è una località balneare che non viene molto considerata dai turisti che preferiscono recarsi altrove. Nonostante tutto, la vicinanza con l’aeroporto ha fatto sì che noi ci spendessimo una mezza giornata scoprendo così alcuni dettagli interessanti. Ad esempio ora sappiamo che a Negombo c’è un’alta concentrazione di cristiani e di chiese a causa della forte conversione al cattolicesimo che le ha fruttato l’appellativo di “Piccola Roma”. Il motivo di tale conversione deriva dal fatto che gli abitanti ricevono rimesse dai parenti emigrati in Italia.

Siete stati anche voi in Sri Lanka e vorreste aggiungere qualche dettaglio utile a questo itinerario personale? Scrivete nei commenti in modo che i lettori possano approfittare dei vostri consigli!

Scaricate qui il pdf dell’Itinerario 2 settimane Sri Lanka

Condividi:
  • googleplus
  • linkedin
  • tumblr
  • rss
  • pinterest

Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 5 commenti

  • Michele scrive:

    Bellissimo Articolo, scritto bene in modo semplice, non ho trovato di meglio sul web!
    Io partirò il 19 Dicembre, starò via proprio un paio di settimane. Come linea guida ho deciso di considerare l’itinerario da te proposto, Ti ringrazio degli interessantissimi spunti che hai potuto offrirmi :)

    • Stefania Pozzi scrive:

      Michele, ma che bel commento *_*. Non pensavo di poter essere così utile, soprattutto per questa destinazione visto che ho dovuto interrompere il viaggio dopo una sola settimana :(
      Se hai bisogno, chiedi pure!

  • […] Lanka, approfittando dei prezzi non troppo alti e prediligendo le comodità. Però posso dirvi che girare lo Sri Lanka con i mezzi pubblici è possibile; è economico, abbastanza semplice ed estremamente interessante. […]

  • Deborah scrive:

    Scalare l’Adam’s Peak era anche il mio sogno, ma sai com’è finita :-(
    Vista la lunga lista di cose che purtroppo abbiamo dovuto saltare, prima o poi io e te dobbiamo tornarci (proviamo in agosto, magari ci dice meglio!! )

  • La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!

    Lascia un commento

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *