Sono passati ormai quattro anni dal mio tour in giro per il Portogallo ma ricordo come se fosse ieri i piacevoli momenti passati in Algarve.
La vacanza in Portogallo è l’ideale perché mette d’accordo tutti.
In Portogallo puoi approfondire la storia e la cultura del popolo, puoi assaggiare il cibo locale (di cui parlerò a breve in un post dedicato), puoi perderti nelle tradizioni, oppure puoi dedicarti ad un percorso di tipo spirituale.
Il Portogallo è una nazione che conserva la sua autenticità e la cosa che mi ha colpito è che pur essendo a tratti turistica, non è affatto insistente in questo.
Quindi oggi quando penso al Portogallo, la nuvoletta che appare magicamente sopra la mia testa proietta soprattutto immagini di strette viuzze di paesini arroccati, colori sgargianti, gente sorridente e disponibile e un mare da far invidia a molte delle destinazioni battute di frequente.
Arrivo in Algarve distrutta dopo un tour in macchina che ha toccato diverse mete portoghesi e inizialmente ciò che vedo non è all’altezza delle mie aspettative.
Le guide descrivono il sud del Portogallo come un sogno, uno dei luoghi più fascinosi totalmente distinto dal resto del Paese.
Capirò poi di aver toppato località di sosta perché Portimao è soprattutto meta ideale per coloro che sono dediti alla nightlife.
Gli hotel sono palazzoni che al loro interno offrono servizi che soddisfano ogni genere di comfort: il nostro appartamento è simile ad una prima abitazione, non manca nulla: cucina con forno, lavastoviglie, frigo, freezer, lavatrice con asciugatrice.
Alla reception parliamo con un ragazzo che fa fatica a guardarci negli occhi. Ripenso con malinconia a Marianna e Pedro, i due accoglienti proprietari incontrati alla guest house di Porto.
A Portimao la via del divertimento si snoda sul lungomare tra ristoranti e locali di ogni tipo. Mangiamo qualcosa e ci riempiamo di sangria per tirarci su di morale.
Rimarremo un giorno per poi scappare verso destinazioni meno dedite al turismo.
La cosa che nonostante tutto mi ha stupito piacevolmente è che spiagge e mare sono intatte. Separate dal via vai della città, sono protette da enormi faraglioni che ergono apparentemente minacciosi dai quali partono scalinate immense che si si aprono su un paesaggio del tutto diverso.
Le spiagge sono candide e la sabbia è fine, ma a causa del vento ti punge la pelle come tanti piccoli spilli. Ci si abbronza senza patire il caldo e la crema protettiva è necessaria. L’acqua gelida dell’oceano varia nelle tonalità fra il blu, il turchese e l’azzurro e accarezza spumosa i piedi dei bagnanti.
Ma scoprirò a breve che il meglio dell’Algarve deve ancora arrivare.
Ecco i miei personali consigli su cosa non devi perderti assolutamente
Faro, il paese delle cicogne: è una cittadina caratteristica dov’è possibile sia rilassarsi in spiaggia (anche se in Algarve ne ho viste di migliori) che girare per le sue viuzze interne e fare shopping. Faro ha tre spiagge, una raggiungibile in auto e le altre più isolate. Raggiungiamo il vecchio paesaggio di pescatori, davvero caratteristico. Consiglio un giro nella città vecchia, magari per pranzare nei suoi vicoli bianchi e acciottolati. Una curiosità? Faro è abitata da molte cicogne che folcloristicamente nidificano dappertutto.
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Lagos, il paese dei surfisti: Un paesino bomboniera, ben tenuto con parcheggi gratuiti. Anche qui troviamo il mercato rionale e una visita è d’obbligo soprattutto per acquistare le spezie e il famoso “piri piri” il peperoncino locale.
Il centro del paesino mi è rimasto impresso soprattutto per un carinissimo edificio piastrellato di verde smeraldo e per il negozio di una dolcissima pittrice francese che ci ha intrattenuti parlandoci di lei mentre dipingeva la sua tavolozza.
I viaggi sono anche le persone che si incontrano, e noi abbiamo apprezzato conoscere la gente locale.
Da non perdere a Lagos la Spiaggia de Pietade, un paradiso azzurro da raggiungere tramite stretti scalini e grotte.
Sagres e la fortezza nel nulla: visitatela soprattutto per ammirare la fortezza che Enrico il Navigatore fece costruire, pagherete una manciata di euro all’ingresso ma credetemi, ne vale la pena.
Cosa mi ricordo di questo luogo? Il forte vento, scenari spogli ma spettacolari. Non adatto a chi soffre d’agorafobia. Siamo su un altro pianeta.
E per finire, un tramonto spettacolare a Cabo de Sao Vicente, il punto che nel medioevo era considerato all’estremità sud ovest d’Europa, la fine del mondo!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 3 commenti
Come ti ho appena scritto su facebook io adoro l’algarve e non vedo l’ora di scriverne. Eravamo là in questo periodo proprio l’anno scorso e ne ho dei ricordi bellissimi. Siamo stati solo a Sagres e Cabo Sao Vincente e il tuo post mi fa venir voglia di tornarci per vedere Faro e Lagos
Anche io vorrei tornarci, molte volte credo che i posti vadano visti due volte… alcuni lo meritano per guardarli con occhi diversi, più consapevoli della loro bellezza!
Che fantastica descrizione!!cosa mi dite del mare?ci sono posti dove poter fare un bagno senza restare ibernati? ci andrò a luglio!
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