Lombardia
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4 fra i giardini più belli della Lombardia

giardini lombardia

Come promesso torno a parlarvi della mia bella Regione, la Lombardia che a volte cade un po’ vittima dei luoghi comuni che la vogliono sempre grigia, con poco sole e con ancora meno verde.
Ancora peggio se parliamo di un mese solitamente cupo come Novembre, che poi è anche il mese in cui cade il mio compleanno, che a dispetto di ciò che si pensa può rivelarsi fra i mesi migliori dell’anno per visitare alcuni degli splendidi giardini presenti in Lombardia, veri e propri tesori nascosti capaci di regalare ai visitatori emozioni uniche.
Approfittando delle ultime giornate soleggiate e allontanandosi solo di qualche chilometro dai grandi centri abitati è possibile scoprire piccole gemme immerse nel verde, frutto di secoli di cure e attenzioni in grado di preservare nel tempo uno dei tesori più preziosi d’Italia.
Se solo volessi sapere quale villa storica si nasconde a pochi chilometri da casa potrei rivolgermi a Grandi Giardini Italiani, associazione fondata nel 1997 con l’intento di riunire tra le più importanti risorse paesaggistiche nazionali.
Del resto, la cultura del giardino ha in Italia origini antichissime. Divenne celebre soprattutto durante il Rinascimento, quando possederne uno era fra i più ricercati sfarzi dei nobili del tempo.
Il “giardino all’italiana” deve la sua fortuna all’organizzazione razionale di spazi scenograficamente orchestrati. Alberi centenari, piante esotiche e fontane create da rinomati artisti dell’epoca trasformano queste aree verdi nell’immagine più lampante della grande fioritura culturale che aveva coinvolto l’intera penisola.
Tra tutte le regioni del Bel Paese, la Lombardia spicca particolarmente per il gran numero di ville e giardini aperti al pubblico. Non ci credete?
Non a caso è tra le zone preferite dai visitatori stranieri appassionati di Horticultural Tourism, una tendenza recente sviluppatasi in parallelo con le altre filosofie green che hanno finito col trasformare la moda in qualcosa di eticamente responsabile.
Ecco quattro fra i più suggestivi giardini pubblici della Lombardia, secondo me.

Villa Carlottavilla carlotta

Amata anche dal celebre scrittore francese Gustave Flaubert, Villa Carlotta sorge sulle sponde del Lago di Como, regalandole una posizione eccezionale per godere di panorami unici al mondo. Fortemente voluta al principio del XVIII secolo dal banchiere milanese Giorgio Clerici, la villa occupa un’area di oltre 70.000 metri quadrati, dove è possibile osservare da vicino una ricchezza floreale che richiama ogni anno turisti da tutto il mondo. In primavera il parco ospita un gran numero di eventi legati al periodo di fioritura di azalee e rododendri.

Villa Arconatigiardini lombardia

Le ci sono affezionata perché sorge proprio dietro al paese in cui abitavo con i miei. Per tutti gli appassionati d’arte, Villa Arconati rappresenta la tappa ideale: oltre a ospitare una grande varietà di piante legate al territorio lombardo, come il castagno e il faggio, il panorama del parco è costellato da statue, fontane e teatri che permettono di spaziare dal Barocco all’Ottocento. Inoltre, in alcuni periodi dell’anno è possibile assistere a concerti di musica classica e moderna o partecipare a visite guidate all’interno dei palazzi d’epoca.

Il Vittoriale degli Italiani

La celeberrima residenza di Gabriele d’Annunzio è una delle mete obbligate nel panorama delle bellezze naturali lombarde: il Vate ha costruito attorno la sua dimora uno spettacolare insieme di arte, natura e storia. Ogni anno il parco è coinvolto in programmi di manutenzione giardini (aggiungi il collegamento ipertestuale) ordinaria, per assicurare ai visitatori di vivere la migliore esperienza possibile all’interno della magnificente struttura.

Giardini pubblici Indro Montanelli

Collocati nel cuore pulsante di Milano, i giardini dedicati alla storica firma del Corriere della Sera sono consideranti tra i più belli del capoluogo lombardo. Realizzati tra il 1782 e il 1786 dal grande architetto Giuseppe Piermarini, che aveva già firmato il Teatro della Scala, e risistemati nel corso dell’Ottocento secondo i cardini del giardino all’inglese, questi spazi incontaminati e suggestivi sono tuttora tra i preferiti dagli abitanti della zona per rilassanti passeggiate all’ombra dell’incredibile
varietà di piante ospitate nel parco, come ippocastani, cipressi o lo splendido esemplare di platano centenario.
I Giardini Idro Montanelli sono stati anche uno dei luoghi del meraviglioso evento nominato Cena in Bianco, e io c’ero.cena in bianco idro montanelli
Articolo scritto in collaborazione con Project Job.

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

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