#EppureMilano
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BikeMi: pedala solo il possessore di carta di credito

BikeMi è il servizio innovativo ed ecofriendly offerto da ATM che permette di usufruire di biciclette esposte in aree apposite e girare Milano con la due ruote. Un piccolo particolare: solo i possessori di carta di credito posso sottoscrivere un abbonamento (annuale o settimanale che sia).
Le carte di credito ricaricabili come postepay non sono assolutamente ammesse. Neanche allo sportello, è possibile pagare in contanti la misera cifra di 6 euro per usufruirne per un’intera settimana.
Mi sembra discutibile.
E gli studenti? Gli stagisti? I precari, o semplicemente i non possessori di carta di credito?
A piedi!
Avevo valutato la possibilità di raggiungere il lavoro tramite bicicletta. Mi sembrava un buon compromesso soprattutto per il fatto che con l’arrivo della bella stagione, fare quattro pedalate è sicuramente più incoraggiante che prendere un autobus soffocante e che si fa attendere per interminabili minuti fra il traffico del centro. 36 € per un annuale è una spesa che avrei affrontato volentieri, se messa in paragone con le cifre da capogiro dei biglietti.
Se non altro pedalare fa bene alla linea.
Ma niente, l’indiscussa risposta secca dell’operatrice del numero verde ATM mette il cuore in pace anche ai più testardi che, come me, si riducono una domenica pomeriggio a chiamare (e restare in attesa circa 10 minuti col sottofondo di una canzone struggente…che ansia) per chiedere spiegazioni: “è stato deciso così!
Con tutta la mia buona volontà, sento che l’odio verso ATM è sempre più forte. Che posso farci?
A mio modestissimo parere, una trovata che poteva essere quasi geniale, diventa in questo modo estremamente invalidante e restrittiva!

Scusate lo sfogo…
Per maggiori info: BikeMi

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 2 commenti

  • La Ste scrive:

    Ho capito Sergio, però a mio parere rimane un sistema troppo restrittivo se si tratta, come in questo caso, di una bicicletta alla quale dovrebbero accedere le più ampie fasce. Si potrebbero studiare modi diversi per tenere “sotto controllo” una persona..

  • Sergio scrive:

    Credo sia dovuto al fatto che siamo in Italia e non ci si può fidare… con la carta di credito possono rivalersi se la bicicletta dovesse “sparire”, con la prepagata no. E’ lo stesso principio per cui accettano le carte di credito quando devi noleggiare l’auto.

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