Siamo tornati!
È stato il primo nostro viaggio insieme: io, Valerio e Viola che attualmente è una sveglissima neonata di quasi due mesi.
Un on the road del centro Italia con neonato che ha toccato Marche, Umbria e Lazio in una settimana.
Sin da quel mattino di quasi un anno fa, in cui una faccina sorridente su uno stecco di plastica mi rivelò che in me stava germogliando una nuovo esserino, non ho fatto altro che chiedermi se la mia vita sarebbe cambiata. Ovviamente sapevo già la risposta, un po’ perché si sa che il cambio è inevitabile e un po’ perché ne avevo sentita di ogni da conoscenti e amici, già nel vortice da qualche tempo prima di noi, che si sono mostrati premurosi e anche un po’ goderecci nel saperci prossimi ad unirci al club dei neo genitori inesperti.
E i viaggi come sarebbero stati? Sarebbero cambiati anche quelli. Questa è la cosa che mi ha sempre spaventato di più.
E in effetti sono cambiati.
Niente che non si sia già letto in giro; non sto dicendo cose nuove, ma quando ti capita è come se nessuno ti avesse mai avvertita.
Viola è una che dorme il giusto, è brava, soprattutto di notte. Ma ha la straordinaria capacità di svegliarsi proprio quando il piatto di mamma è in tavola, pronto per essere mangiato.
Cene in agriturismi fighi e ristorantini romantici… robe sorpassate. Molto meglio gustarsi una pizza fredda in camera, faccia al muro, dopo essere scappati come dei ladri per non infastidire i commensali.
Colpa delle coliche e forse delle nostre troppe ansie da neo genitori.
Viola non è una da contentini, detesta il ciuccio e lo rifiuta quasi a voler protestare per aver tentato di farla tacere.
O tetta, o tetta. Ovunque, anche nei luoghi dove mai avrei pensato di esibire il seno con una naturalezza che solo le mamme possono avere. Lungomare, belvedere, ristoranti affollati, ascensori, in piedi camminando, e cose così, sempre più fantasiose.
E pensare che c’è ancora, nel 2017, chi ti fa sentire a disagio per il fatto di sfamare tuo figlia in pubblico. Poi accendi la TV e che sia mattina, pomeriggio o sera ti ritrovi a guardare la fiera del porno.
Viola inoltre, come ogni neonato che si rispetti, ha bisogno dei propri ritmi. No alle uscite in orari troppo caldi o troppo freddi. E noi che eravamo abituati a stare in giro da mattina a sera, abbiamo optato per un viaggio elegantemente definito più slow, in pratica abbiamo dimezzato le attività.
Viola adora la fascia, il che è buono perché ci ha permesso di girare Assisi, Gubbio, Spello, Perugia e altri paesi medievali senza l’ingombro della carrozzina (che sarebbe stata impossibile da trasportare su e giù fra ciottoli e gradini) con lei che ronfava beata.
In sei giorni abbiamo cambiato tre hotel e ogni volta abbiamo dovuto caricare e scaricare l’auto con l’indispensabile per lei.
Abbiamo saccheggiato tre farmacie, speso un intero pomeriggio per cercare un negozio che vendesse prodotti per bambini e sentito due volte la pediatra.
E io che pensavo che i nostri viaggi zaino in spalla fossero faticosi!
Siamo tornati a casa sfiniti, con una bimba già cresciuta per il solo fatto di aver passato qualche giorno fuori casa.
Nuovi ritmi, qualche scombussolamento, gioie infinite per ogni suo piccolo traguardo… benvenuta nuova vita.
Bando all’ipocrisia, vi dirò cosa mi è mancato in questo viaggio:
Una, o decisamente più di una, birretta al tramonto,
La libertà di perdermi fra i miei pensieri, fantasticando su nuovi luoghi,
Le interminabili cene con mio marito chiacchierando del più e del meno,
Lo shopping inutile dei souvenir gironzolando senza fretta,
Un bicchiere di vino, due, tre… ma facciamo anche quattro. Fino a sentirmi piacevolmente brilla,
Un aperitivo in piazza a Perugia.
Fine della lista, visto che potrei riassumere il tutto in un unico bisogno: alcol a secchiate!
Le cose belle che questo primo viaggio mi ha regalato:
Vedere mio marito che cammina per le viuzze di qualche città medievale con in fascia la nostra piccola polpetta,
Viola che tira una rumorosa scoreggia in un ristorante fighetto e noi che ridiamo fino allo sfinimento,
Allattare Viola su una panchina, in cima al belvedere di Assisi,
Una piscina immensa in mezzo alle campagne umbre e i suoi piedini,
Svegliarmi di notte, non capendo dove sono e poi vedere lei, che dorme tranquilla vicino a me. Riaddormentarmi serena.
E ora posso dirlo: prossimo grande viaggio, non ti temiamo. O meglio, un pochino sì.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Manager, Web writer e Travel Blogger.
Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
Copyright 2014 Diquaedila.it | Travel Blog realizzato da FattorieDigitali.com
Privacy Policy
Ci sono 0 commenti
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
Lascia un commento