Irlanda
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Cosa vedere a Dublino, con pausa Guinness

Prima di partire per questa città è meglio chiedersi cosa vedere a Dublino. Visto che ci sono molte cose degne di nota, è bene progettare un weekend alla scoperta dei posti migliori, senza rischiare di perdere tempo.

Questa è un pizzico della mia Dublino

E’ passeggiando per il lungo viale di Grafton Street, intenta a guardare le vetrine dei negozi e facendo lo slalom fra circa un migliaio di persone che camminano imperterrite inseguendo il loro obiettivo tra lo schioccare di borse di plastica e passi marcianti, che ad un certo punto, sfinita, sento il bisogno di una pausa rigenerante. Siamo nella patria della birra nera e una interessantissima visita alla Guinness Storehouse ci aspetta. Al pensiero di un bel boccale dal liquido denso, fresco e spumoso, riprendo vita e arrivo fino alla fine della strada, ai piedi della celebre statua di Mollie Malone. La leggenda narra di questa donna, di giorno pescivendola ad Howth e di notte prostituta, morta in giovane età per una strana febbre. Pare che il suo fantasma stia vagando ancora per le vie di Dublino, spingendo il suo carretto.

La Statua di Mollie Malone a Dublino

La Statua di Mollie Malone a Dublino

Scattata qualche foto è presto l’ora di raggiungere la storica fabbrica della birra situata in St. James Gate, raggiungibile dal centro con la Luas (da Abbey Street Lower, linea rossa in direzione James’s, scendendo davanti al St. James Hospital). Percorrendo 5 minuti a piedi lungo le strade deserte, arriverete davanti all’imponente edificio con l’inconfondibile scritta GUINNESS.

La cosa interessante è che nel 1759, Arthur Guinness, firmò un contratto per avere in affitto il birrificio per ben 9000 anni (avete capito bene!! novemila) al prezzo di sole 45 sterline l’anno. E’ vero che lo stabilimento misurava allora appena 4 acri ed era in disuso e male attrezzato, ma è anche vero che in soli 10 anni, e nonostante la concorrenza delle birre di importazione inglese, Arthur riuscì ad esportare la sua birra in Gran Bretagna. Attualmente la Guinness viene esportata in tutto il mondo.
La visita è molto piacevole ed è possibile entrare al prezzo di una decina di euro circa, ascoltare tramite cuffie la vocina che spiega, in tutte le lingue, il processo di produzione della birra mentre si segue un percorso che si estende su 7 piani e si passano al setaccio tutti gli ingredienti principali che rendono uniche le sue proprietà. Inoltre, si può accedere a degli spazi in cui vengono esposti tutti i prodotti storici Guinness, come sottobicchieri, tappi ecc., che ripercorrono la storia della leggendaria birra.
Il mio diploma di spillatrice Guinness

Il mio diploma di spillatrice Guinness

Mi sono divertita molto a partecipare al corso flash di spillatrice di birra in cui viene spiegato il modo migliore per presentare un perfetto boccale ricolmo. Il procedimento richiede una certa cura per far si che la birra si depositi e la schiuma venga applicata nel modo più corretto possibile: nè troppa, nè troppo poca. (ovviamente poi si brinda alla consegna dell’attestato, bevendo dal proprio boccale).

Il momento in assoluto più suggestivo di questa visita però riguarda l’ultimo piano, dove, raggiunto il Gravity Bar (il più elevato bar d’Irlanda) si può godere di uno stupendo panorama su tutta dublino, sorseggiando un boccale di birra (l’ennesimo).
Attenzione: è possibile uscire dalla fabbrica un tantino su di giri, ma sicuramente i 7 piani di tour aiutano!
Ma Dublino non è solo birra, nonostante anche personalità celebri come James Joyce, catturato dal fascino di questa città, per primo affermava “Sarebbe davvero insolito se qualcuno venendo a Dublino, non finisse prima o poi in un pub“.

Sicuramente è doveroso finire in Temple Bar, a metà strada fra Trinity College e cattedrale di Christ Church. Non si fa in tempo a scrollarsi di dosso la magnificenza di questi edifici, inoltrandosi nel coloratissimo viale che si affaccia sul Liffey, che direttamente si arriva nel regno dei pub irlandesi. Impossibile non scorgere turisti che si fanno fotografare con le spalle appoggiate al caratteristico locale rosso (c’ero anche io).

Dublino non è Dublino senza Temple Bar

Dublino non è Dublino senza Temple Bar

Tample Bar è perfetto per l’intrattenimento serale. Ai lati della strada principale, è consuetudine trovare biondone corpulente poco vestite, intente a massaggiarsi i piedi scalzi e doloranti a causa dei tacchi vertiginosi che ora giacciono al loro fianco. Non sono altro che migliaia di ragazzine che si riversano nelle vie più devote alla night life dublinese per trascorrere un indimenticabile sabato sera.
Dublino è una bellissima contraddizione, è una città vibrante di novità ma al contempo ricca di storia. Le stradine acciottolate e le tradizioni secolari si mischiano con il frastuono dei cocci di vetro, resti di una serata trascorsa tra fiumi dell’alcool.

Fatevi venire il torcicollo a furia di guardare il Trinity College, la più prestigiosa e antica Università d’Irlanda. Bellissimo il contrasto delle mura con le nubi bianche che coprono a tratti il cielo di un celeste sorprendente.

Percorrendo la strada a sud del Trinity si arriva, a mio parere, in una delle piazze più belle di Dublino: Marrion Square, un’area fra le più verdi, circondata da edifici in stile georgiano. La statua di Oscar Wilde, sta ad indicare la predilizione degli intellettuali per questa parte della città.
 
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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 2 commenti

  • Auri scrive:

    Dublino è davvero una città bellissima, ci sono stata con mia amica due anni fa. Siamo rimasti impressionati!
    Tanti saluti da Marlengo

  • giachi scrive:

    bellissima esperienza! ci sono stato 2 settimane per uno stage scolastico delle superiori… era il lontano 99 eppure mi sembra ieri…

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