Sri Lanka
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Tour dello Sri Lanka, la lacrima dell’India (Prima parte)

Sono trascorsi alcuni anni da quando siamo partiti alla scoperta di questo straordinario paese, ma nonostante ciò, ci sono luoghi, persone e particolari momenti vissuti nel corso del viaggio che ricordo come fossero passati solo pochi giorni. E’ stata una vera e propria scoperta lo Sri Lanka che con la sua cultura, la sua arte, i templi, il suo popolo e la natura, gli animali mi ha totalmente conquistato.

Per questo viaggio abbiamo preferito organizzare tutto in piena autonomia evitando così i classici pacchetti di tour organizzati. Abbiamo studiato a fondo il paese, seguito i suggerimenti di chi ci era già stato e, una volta definito l’itinerario, ci siamo appoggiati direttamente a un’agenzia di Colombo per la prenotazione di hotel, guida locale e auto. In conclusione abbiamo viaggiato per 15 giorni, all’interno e sulle coste dello Sri Lanka, in compagnia della nostra guida evitando tour massacranti e potendoci soffermare nei luoghi per noi più interessanti.
Naturalmente abbiamo avuto anche un risparmio economico non indifferente!

Lo Sri Lanka, ex isola di Ceylon, è situato esattamente sotto l’India ed è conosciuto fin dai tempi remoti come terra di pietre preziose, spezie ed elefanti. E’ una mescolanza di culture, riti e religioni diverse, ma su tutto domina il Buddismo, vera chiave che spiega l’indole di questo popolo: la storia di Sri Lanka inizia effettivamente quando i suoi abitanti accettarono il messaggio del Buddha.
Ancora oggi il buddismo qui vive allo stato puro, la sua cultura di pace e serenità lascia una durevole impronta nell’animo della popolazione e nella vita del paese.

Ecco qualche consiglio su cosa vedere in Sri Lanka

Colombo, la capitale
Colombo, la Capitale

Colombo, la Capitale

Premetto che il nostro arrivo è coinciso con l’attentato nel mercato di Colombo così il primo giorno lo abbiamo trascorso in hotel.
La mattina seguente iniziamo la visita della città e per entrare subito nello “spirito giusto” utilizziamo un classico “tuk tuk” che per poche rupie ci porta in giro per diverse ore.

La città alle 9 del mattino si presenta già molto caotica, incontriamo persone di ogni etnia e religione anche se l’architettura del centro mostra le tracce lasciate dalla colonizzazione britannica. Visitiamo la zona del forte con l’alta torre dell’orologio e la vasta spianata verde del Galle Face Green, originariamente destinata alle parate militari mentre oggi è un luogo d’incontro.
Proseguiamo con la visita dei templi di Sea Street, dove l’atmosfera è notevolmente meno britannica e più indù con offerte, rituali, monaci che recitano i mantra. Ci dirigiamo poi nel quartiere di Pettah, ricco di bazar che vendono da pietre preziose a manufatti di vario genere.
Tour Sri Lanka

Bazar di Pettah, fonte Travel SriLanka.eu

La città è caratterizzata da zone “moderne” dove sorgono grandi alberghi, negozi, uffici, banche, a quartieri sicuramente più poveri, con strade sporche, colme di povera gente che ricorda molto l’india. Per il pranzo ci affidiamo ai consigli dell’autista del tuk tuk che ci accompagna nel ristorante di un hotel per assaggiare un’ottima cucina tipica, molto speziata ma tutto squisito!
Il pomeriggio lo trascorriamo sul lungomare ad osservare singalesi che fanno il bagno, monaci buddisti che pregano e gruppi di bambini che giocano e ci guardano incuriositi.
Durante la serata, considerando l’attentato del giorno prima, restiamo in hotel in attesa di iniziare il tour l’indomani mattina.
Colombo – Habarana
Lungo la strada per Habarana

Lungo la strada per Habarana

Alle 8 incontriamo la nostra guida Sunil e partiamo alla volta di Habarana, dove ci fermiamo un paio di notti per visitare i principali luoghi d’interesse situati nelle vicinanze. Durante il viaggio, il panorama che ci accompagna è veramente molto bello, non sembra nemmeno di essere in India: la natura è verde e rigogliosa e cambia da zona a zona.

A causa delle lotte tra singalesi e tamil, lungo il percorso incontriamo diversi posti di blocco con militari che controllano i documenti ma nulla di più. A metà strada facciamo una sosta in un piccolo giardino botanico, direi a gestione familiare,  dove sono coltivati per lo più alberi di cocco e mio marito può così assaggiare il famoso distillato che si ricava dalle noci di cocco. Io non amo per niente il cocco, quindi ho trascorso la vacanza ad assaggiare solo tantissimo thè.
Anuradhapura
E’ stata la prima capitale dello Sri Lanka ed è la più vasta e importante tra le antiche città dell’isola.
Definita la “città sacra” è stata anche uno dei principali centri buddisti e, a testimoniarlo, un ampio complesso archeologico che continua ad essere un importante luogo di pellegrinaggio buddista che trasmette a chi lo visita un’atmosfera davvero unica.
Anuradhapura

Anuradhapura

Iniziamo la nostra visita dal punto più a monte, quindi partiamo con il sito della Pietra di Luna. Le pietre lunari, scolpite ai piedi della scalinata centrale dei templi Vihar, rappresentano piante di fiori di loto stilizzate, uno dei simboli ricorrenti nel buddismo e diversi animali.

È necessario osservare i disegni scolpiti da sinistra verso destra e si comincia con un elefante, un leone, un toro e poi ricomincia la successione. Toro e Leone, che significano “forza” e “potenza”, sono situati al centro,  l’elefante, che indica “saggezza”, apre e chiude la sequenza. Il fregio più interno raffigura invece una fila di oche sacre con un fiore di loto nel becco. Alle “Pietre Lunari” è sempre collegata una ringhiera, spesso a forma del mostruoso animale mitico “Makara” con ai lati altri esseri mitologici che sono in guardiani del tempio.
Sempre più entusiasmati dalla storia di questo paese, ed incantati dalle sue meraviglie architettoniche, proseguiamo la visita attraverso i vari Dagoba e ci dedichiamo all’esplorazione del Thuparama Dagoba.
Thuparama Dagoba

Thuparama Dagoba

Dalla foto si può vedere la sua grandezza e l’impatto all’arrivo è veramente  emozionante. Si tratta del più antico tra i numerosi templi presenti ad Anuradhapura ed è molto venerato poiché pare contenga la clavicola destra del Buddha.

Passiamo al Jetavanarama Dagoba, una delle strutture più grandi e meglio conservata.
Si dice che un tempo, la sua altezza potesse superare i 100 metri e che potesse ospitare fino a 3000 monaci!
In questa zona si possono visitare interessanti musei, ammirare vasche gemelle perfettamente restaurate un tempo utilizzate dai monaci per il bagno rituale, e gigantesche taniche costruite per irrigare le risaie. Siamo così affascinanti da questo luogo che non ci rendiamo nemmeno conto che stiamo percorrendo diversi chilometri a piedi. Una buona possibilità per esplorare il sito sono le biciclette!
Eccoci finalmente arrivati al Sacro Albero del Bo, il più vecchio e storico albero del mondo e naturalmente il più venerato. La storia racconta che è il figlio dell’albero sotto cui il Buddha raggiunse l’illuminazione. È affollato di gente ma pare sia così ogni giorno dell’anno: uomini, donne, bambini e monaci portano le loro offerte e pregano. Le donne, che  indossano i loro sari coloratissimi, sono quasi tutte abbellite con decorazioni sul volto e sulle mani eseguite con l’henné, ma tutti sono rigorosamente a piedi nudi.

In Sri Lanka è d’obbligo, prima di entrare nei luoghi sacri, togliersi le scarpe, il cappello ed avere spalle e gambe coperte. Direi che ci siamo abituati quasi subito a rispettare questa regola anche se in alcune zone è stato particolarmente scomodo.

Anuradhapura – Minthale – Polonnaruwa
Lasciamo Habarana per trasferirci a Polonnaruwa e durante il tragitto facciamo una sosta per visitare Minthale.
Si tratta di una vasta area archeologica immersa nella giungla e costruita su di una collina.
Ci sono tre punti che offrono panorami spettacolari: da una parte è visibile un grande e maestoso Buddha seduto e realizzato in pietra bianca, a cui si accede da una scala abbastanza agevole; dall’altra parte, sempre con una larga scala in pietra anch’essa sempre molto agevole, si arriva ad una spianata su cui sorge un tempio con varie statue del Buddha; ma la parte più suggestiva è la terza salita, formata da scalini scavati nella roccia scura e granitica ed in parte con passerelle in cemento e ferro gettate tra un pinnacolo e l’altro. Qui è necessario salire in fila indiana e scendere nell’identica maniera, attaccati ad una sottile ringhiera di tubolare di ferro ed ovviamente sempre senza scarpe, a piedi nudi, anche se noto che molti turisti indossano i calzini!
L’arrivo in cima non nego che è abbastanza faticoso ma ne vale la pena: oltre ad ammirare tutto il sito archeologico dall’alto, il panorama delle terre circostanti lascia davvero senza fiato…
Polonnaruwa
In passato è stata un’altra delle grandi capitali dello Sri Lanka ed ha mantenuto la sua importanza come centro religioso e culturale. Il luogo più affascinante è, sicuramente, il complesso di Gai Vihara o Tempio della Roccia, dove si possono ammirare le splendide quattro grandi statue del Buddha. Sono dei veri e propri capolavori d’arte dello Sri Lanka  perché  tutte interamente scolpite in un unico blocco di granito. Sono rimasta incantata quando mi sono trovata di fronte la statua di ben 13 metri, che rappresenta “l’illuminato” disteso.  Il secondo Buddha è seduto in posizione  meditativa mentre il terzo è all’interno di una nicchia della roccia. La quarta statua è ancora più “impressionante”,  ci siamo trovati davanti un colosso alto ben 7 metri!
Polonnaruwa il Buddha sdraiato

Polonnaruwa il Buddha sdraiato

In questo tempio si respira un’atmosfera davvero magica, ci sono molti monaci, con indosso le tipiche vesti gialle, e fedeli che depositano offerte e recitano mantra. Dopo esserci soffermati qui a lungo, abbiamo proseguito le nostre visite spostandoci a sud, per visitare i resti del Palazzo Reale di Parakramabahu. Interessante ma la mia mente e i miei occhi sono rimasti con i quattro Buddha!

L’antica Polonnaruwa oggi è uno dei meglio conservati siti archeologici del paese e dal 1982 è stata inclusa tra i patrimoni dell’Umanità riconosciuti dall’UNESCO.
Continua qui per leggere la seconda parte del tour dello Sri Lanka
Guest blogger Elisabetta Ferrari
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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 4 commenti

  • […] è la seconda parte dell’interessante tour di Elisabetta in Sri lanka. Leggete anche la prima parte. Polonnaruwa – Sigiryia La camminata lungo la scalinata di Minthale non è stata nulla in […]

  • […] tour di Elisabetta in Sri lanka. La prima parte dell’articolo la trovate QUI Polonnaruwa – Sigiryia La camminata lungo la scalinata di Minthale non è stata nulla in […]

  • ශශී scrive:

    Non E lacrima del india
    e perla delloceano indiano

  • ශශී scrive:

    un bel articolo di sri lanka……
    per italaian io organizzo viaggi per sri lanka
    wssfer@gmail.com
    facebook – /bantu.shashi
    http://www.visitlanka.tk

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