Lei
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Cercare abiti da sposa a Milano: la verità che i programmi tv non dicono

cercare abiti sposa milano

La vita è un viaggio. Un viaggio bello, sfaccettato e complicato. Il viaggio della vita mi porta in questi mesi a barcamenarmi fra i preparativi folli di un matrimonio. Il mio, per la cronaca. 
E siccome adesso mi va così, ho deciso di raccontarti alcuni spezzati del mio quotidiano, inserendoli nella rubrica Lui&Lei.

Enjoy.

Dal giorno della proposta (se ti stai chiedendo quale proposta, leggi qui) la mia vita è cambiata.
La Tele è quasi sempre accesa sui soliti programmi per nevrotiche che cercano abiti da sposa, la casa è invasa da dépliant presi in fiera, quella fiera alla quale Lui è stato costretto a partecipare consapevole del fatto che dopo dieci minuti a passeggiare fra gli stand affollati, ne avrebbe avuto fin sopra i capelli. Quando gli amici vengono a casa, il gruppo si divide in due fazioni:

Da una parte ci siamo noi, le maestre del chiacchiericcio pre matrimoniale, “hai già scelto il vestito? E le scarpe? Avrete sicuro un colore predominante! Lo sai che prima del fatidico giorno devi farti almeno due lampade? Per te che sei palliduccia consiglierei anche 3 o 4”. E così via di aria fritta.

Dall’altra parte, loro, chiassosi e con la tele accesa su qualsiasi straccio di partita trasmettano: bla bla e ancora bla… Parlano in “calciese”, una lingua che mi diverto sapientemente ad ignorare.
Dopo 4 mesi nel tunnel, posso dire di essere quasi diventata un’esperta nei preparativi di nozze. Non ho ancora avuto ripensamenti e sono sicura delle scelte che faccio, ancora non avverto il famigerato stress pre-matrimoniale.

Non è però tutto facile come sembra e soprattutto niente è come ti fanno credere nei programmi TV.
Ad esempio, cercare l’abito da sposa a Milano è una vera e propria tortura.
Gli atelier ai quali è possibile affidarsi sono parecchi ma per chi non sa muoversi in questa giungla non è facile individuare quello che soddisferà le proprie esigenze.
La cosa migliore da fare è affidarsi ai consigli delle amiche che ci sono già passate, o a quelli trovati sul web. E provare, provare, provare.
Nonostante molte donne si divertano ad indossare svariati modelli d’abiti da sposa, io ho sentito il bisogno di fermarmi dopo poco perché ad ogni prova mi sembrava di confondere sempre più i miei gusti.

Ed è inutile dar retta a tutte le idiozie che si sentono in giro, che io davvero ne ho fatto il pieno. Quelli che hai intorno non fanno altro che convincerti che l’abito debba essere all’altezza della situazione, così perfetto da farti venire i dubbi anche su ciò che ti piace davvero.
Ma non diciamo sciocchezze, suvvia… Sappiamo tutti che in qualsiasi caso, sarà l’ennesimo pretesto per far parlare di qualcosa. I perfettini non si placheranno: datti tregua, scegli l’abito come se fosse la tua seconda pelle e soprattutto vivetela con il sorriso.

Quindi passo a descriverti la sensazione provata indossando l’abito.
La mia prima volta con l’abito bianco è stata emozionante ma diversa da come la raccontano in TV. Niente pianti isterici, niente litigate con i parenti e fortunatamente neanche vestiti strappati. Solo una strana sensazione nel guardare la mia figura allo specchio, così diversa. Così bianca.

Provare l'abito bianco (ovviamente in foto non sono io)

Provare l’abito bianco (ovviamente in foto non sono io)

Ma se da una parte cercare l’abito giusto è pura emozione, dall’altra è fonte di considerevole stress.
Quello che più mi ha scioccato è stato cercare l’abito a Milano, città che ovviamente non ha pietà neanche se si tratta del tuo giorno speciale.
La mia prima volta ho dato subito il meglio di me: multone per divieto di sosta al ritorno al parcheggio. Devo ammettere che per qualche secondo mi ha sfiorato l’idea di andare a piagnucolare attaccandomi alla gamba dell’ausiliare di sosta cercando di farle pena, ma poi ho pensato che con tutta probabilità, considerando la mia fortuna, mi sarei beccata l’unica donna cinica e contraria al matrimonio (per scelta degli altri).

Anche al secondo atelier non è che sia andata poi così bene, ho trovato un posto così mal posizionato da aver dovuto girare mezz’ora prima di trovare posteggio, con mia nonna e mia mamma dietro a darmi suggerimenti peggio che ad un corso di guida sicura.

Dopo aver lottato contro commesse piene di sé, aver fatto a pugni con la mia volontà che mi urlava “viva il pigiama” mentre cercavo di non venire stritolata da vestiti per sardine sotto vuoto, me ne sono ritornata a casa confusa e senza un abito da sposa convinta che il matrimonio non facesse per me.
Poi è successo che ci ho dormito sopra e ho fissato un appuntamento in quell’atelier dietro casa, quello alle porte della periferia milanese e sconosciuto ai più, dove mi avevano consigliato di non entrare a causa dei prezzi troppo elevati.

Ma lo sapete come è andata a finire?
Fra qualche mese mi sposo ed io, finalmente ho trovato il mio abito.

La morale della storia in due parole? No Stress!

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 6 commenti

  • Francesca scrive:

    A me è successa la testa cosa: entrando giusto per dare un’occhiata in una sartoria che fino ad allora avevo ignorato ho trovato l’abito. Tutto in un giorno. Fortunatamente sto vivendo i preparativi con un’assoluta serenità il che a volte mi sembra strano: starò dimenticando qualcosa?!
    Comunque se scopri il segreto per dimagrire – mangiare di meno a quanto pare non aiuta – ti prego illuminami, altrimenti dovrò iniziare a stressarmi inventando problemi!
    Enjoy!

  • Se non fosse che lui poi lo vede, ti direi di pubblicarlo! 😉
    Che belle sensazioni!

  • La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!

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