Sono una fanatica del viaggio zaino in spalla, questo forse già si sapeva!
È da un po’ che il mio trolley rigido rimane nell’armadio a favore del cugino più leggero, maneggevole e versatile zaino. Con lui ho trovato la mia dimensione, anzi, abbiamo. Io e Valerio non ce ne separiamo mai.
Potrete obiettare che questo non sempre sia l’ideale, e in linea di massima sono d’accordo con voi, ma lasciate che vi illustri tutti i pregi che un viaggio organizzato con lo zaino può avere.
Uno zaino può adattarsi a moltissime tipologie di viaggio. Non bisogna per forza essere dei tipi wild.
Certo, se volete portarvi camicie inamidate o tacchi 14, probabilmente avrete bisogno di un sistema più rigido ma per tutto il resto, trovo che lo zaino sia la soluzione più adatta per tutta una serie di motivi.
I migliori zaini sul mercato sono fatti di materiale leggero ma resistente, permettono di distribuire il peso sulle spalle e sulla schiena (sistema easy fit) in modo da non accusare fatica e, cosa ancora più importante, sono molto meno ingombranti di una valigia rigida o semi-rigida. Il che permette di incastrarli nei posti più svariati e guadagnare un bel po’ di spazio.
Così se si viaggia con i mezzi pubblici sarà possibile sistemarli sotto ai sedili, o semplicemente sotto al letto della vostra stanza di albergo.
Il problema dell’ingombro della valigia è stato il primo fattore a farmi considerare di sostituire il trolley con lo zaino.
Sempre parlando di viaggi in cui gli spostamenti sono all’ordine del giorno, non si può pensare di trascinarsi una valigia su e giù per i mezzi, oppure per marciapiedi sgangherati… molto meglio uno zaino in spalla e via!
Alcuni di voi staranno sicuramente pensando che l’ordine che c’è in valigia, non può assolutamente esserci in uno zaino. Lo pensavo anche io ma poi ho cambiato idea.
Forse non riuscirò (e non è mia intenzione) convincere i maniaci dell’ordine, perché ovviamente un contenitore morbido non potrà mai proteggere come uno rigido: avete ragione.
Ma ci sono delle accortezze da utilizzare per ovviare a questo piccolo limite.
Nello zaino io i vestiti non li piego, li arrotolo e li sistemo seguendo un ordine preciso. Indumenti intimi tutti insieme in una sacca apposita, sacchetto a parte da utilizzare, durante la permanenza, per separare la biancheria sporca dal resto dei vestiti. Scarpe e ciabatte, o sandali, vanno nella parte posteriore dello zaino, anche quelli inseriti in sacchetti appositi.
Nella parte anteriore tengo ciò che penso sia più utile da avere a portata di mano: una felpa, un ricambio e il beauty, le medicine. Nei taschini metto fazzoletti, raccogli-capelli, burrocacao ecc.
Se mi capita di comprare qualcosa di fragile, lo inserisco proprio in mezzo, in modo che i vestiti attutiscano gli urti. Di solito limito gli acquisti fino alla fine del viaggio per evitare di portarmi dietro pesi inutili.
Da qualche giorno ho fra le mani lo zaino che fa per me.
È uno zaino pensato, oltre che per gli escursionisti esperti, anche per i globtrotters che hanno esigenze particolari visto che viaggiano nelle più svariate condizioni: climatiche e ambientali.
Sto parlando di Escape 50 lt di Quechua, che Valerio ha testato durante un trekking a Montevecchia (proprio nelle zone in cui ci siamo sposati) con Decathlon italia mentre io aspettavo comoda nella tenuta Valcurone, dato che la mia pancia enorme non mi consente per ora di fare sforzi particolari.
Se vi state chiedendo quali siano i dettagli che più mi hanno colpita, eccoveli subito elencati:
– La tracolla staccabile: ideale soprattutto per le donne che vogliono avere con sé un supporto da utilizzare durante le uscite, senza il pensiero di doversi portare dietro borse e borsette. Ideale anche come bagaglio a mano.
– Il copri zaino: che oltre a proteggere dagli eventi atmosferici, trasforma lo zaino in un vero e proprio borsone con tanto di manici
– Lo stile: la versione femminile dello zaino è anche, come dire, un po’ fashion. Con colori più accesi di quello maschile, è capace di conquistare anche i più esigenti in termini di stile. Unisce spirito sportivo e dettagli cool.
– La resistenza: questo zaino è stato pensato per il backpacking quindi composto da un tessuto in 1000 denari e finiture rinforzate. Sullo stesso vengono effettuati dei test su terreno, ovvero continue sfregature per verificarne la resistenza.
Non vedo l’ora di farlo viaggiare con me.
Ci sono, secondo voi, altri vantaggi che un viaggio zaino in spalla comporta?
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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