Gung hei faat choi!
Che in cinese vuol dire auguri e che sia prospero.
No, non sto studiando cinese, e no non ho i deliri da indigestione di involtini primavera, solo che pochi giorni fa sono capitata – ovviamente non per caso – in mezzo ad una folla di occhi a mandorla vestiti da capo a piedi di rosso. Ma facciamo un passo indietro.
Anche Milano, come tutte le città che si rispettino, ha la sua Chinatown, ovvero la zona dove si sono insediati i cinesi: ristoranti, negozi, parrucchieri, centri commerciali… Tutto, ma proprio tutto qui è gestito da cinesi e io, neanche a dirlo, adoro questa zona.
Quando ho voglia di Asia vengo qui, faccio la spesa, passeggio e mangio qualcosa.
Potevo mancare per i festeggiamenti del Capodanno Cinese?
Quest’anno la comunità cinese si lascia alle spalle l’anno del Cavallo entrando nell’anno della Capra, simbolo di creatività e generosità.
Il Capodanno si festeggia durante il secondo novilunio dopo il solstizio d’inverno che detto così per me non vuol dire proprio niente quindi accontentatevi di sapere che si chiama anche Festa di Primavera e avrete le idee più chiare.
Proprio un’antica leggenda cinese, narra che migliaia di anni fa viveva in Cina un mostro, Nian, che usciva dalla sua tana una volta ogni 12 mesi per cibarsi di essere umani.
Sempre questa leggenda narra che l’unico modo che gli esseri umani avevano per venire risparmiati dalla carneficina era spaventarlo con rumori molto forti oppure mostrargli il colore rosso, a cui era particolarmente sensibile. Non a caso, il rosso è il colore prevalente in ogni Capodanno Cinese.
Nian lo vedrete ovunque nel caso in cui decideste di partecipare. Questo enorme leone – che io pensavo fosse un dragone – viene rappresentato con pelosissimi e coloratissimi costumi sotto i quali vengono nascoste due o più persone e viene fatto girare per le vie della città.
La parata che a Milano percorre tutta via Paolo Sarpi e colorata, vociante e mette allegria in ogni partecipante.
Pensate che inizialmente sono partita con il piede sbagliato, ho quasi litigato con una vecchietta che mi picchiettava il suo bastone sulla schiena per farmi spostare e pensavo che il nervosismo mi avesse rovinato la giornata.
Invece questa allegra parata mi ha ridonato il sorriso evitando la mia trasformazione in una specie di Nian per poi mangiarmi la vecchietta!
Finita la sfilata ci siamo ritrovati nel grande mall cinese a guardare estasiati ogni genere di prodotto alimentare e io, giuro, avrei portato a casa di tutto. Mi sono invece limitata a qualche salsina, ma sicuramente ci torno e lo svaligio per bene.
Biscotti della fortuna compresi.
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Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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