#EppureMilano
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Chi conosce il quadrilatero del Silenzio a Milano?

E voi che conoscevate Milano solo per il quadrilatero della moda, quindi per la gente snob, per il caos, per i mezzi affollati, le code nei negozi, stranieri con enormi sacchettoni firmati e passanti che vi urtano e pestano i piedi senza chiedere scusa…

No, Milano non è solo questa e no, non smetterò mai di dirlo, non siamo ancora diventati tutti psicopatici in attesa che si liberi il lettino dell’analista più in voga e costoso in città.

Lo conoscevate il quadrilatero del silenzio? Forse no ed è per questo che non vi siete ancora ricreduti.
Non immaginatevi una zona desolata di Milano, qui tutto è in ordine e i palazzi in stile liberty svettano senza rivali.

Una via del quadrilatero del silenzio a Milano

Una via del quadrilatero del silenzio a Milano

Raggiungete l’angolo fra via Cappuccini e Via Vivaio per ammirare Palazzo Berri Meregalli costruito ad inizio 900 è abitato tutt’ora da comuni cittadini. Io mi sono letteralmente appostata in attesa che qualcuno passasse ad aprirmi il portone.

All’interno dell’androne, troverete uno scenario abbastanza inquietante.
Se riuscite a raggiungere il fondo del corridoio potrete ammirare meglio un’opera di Adolfo Wildt, un misterioso volto che sembra osservarvi.

Il misterioso volto a Palazzo Berri Meregalli

Il misterioso volto a Palazzo Berri Meregalli

Un’altra opera dello scultore che non dovete assolutamente perdervi è il citofono a forma di orecchio in Via Serbelloni 10, a due passi da li. Come funziona l’orecchio.
Non cercate pulsanti ma sussurrategli qualche parola, il vostro messaggio arriverà diretto al custode.
Camminate con il naso all’insù per non perdervi niente delle bellissime opere d’arte incastonate nei palazzi d’epoca.

Il citofono a forma di Orecchio

Il citofono a forma di Orecchio

La cosa che adoro di questa parte di Milano è che è colorata di verde; tutto intorno si possono trovare giardini curati e terrazze che ospitano piante rigogliose.
A riprova della quiete della zona vi svelo una chicca che dovrete per forza vedere con i vostri occhi.

Chiedete di Villa Invernizzi e una volta trovata accostatevi ai suoi cancelli.
Guardate una o due volte, cosa vedete? No, non si tratta di un’allucinazione, ma di una distesa di fenicotteri rosa che riposano armoniosi nei pressi del loro stagno.
Perché abbiano scelto Milano come loro casa rimane un mistero, ma a guardarli sembra che se la godano e non poco.

Fenicotteri rosa... a Milano

Fenicotteri rosa… a Milano

Prima di terminare la visita in questa bella zona, vi consiglio di passare per l’Istituto dei Ciechi, che si occupa di numerose iniziative dedicate al mondo dei non vedenti.
Qui potrete provare alcune esperienze come il percorso al buio, l’aperitivo o la cena al buio e addirittura la mostra al buio.
Prossimamente vi parlerò di questo!

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

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