Era da un po’ che gli facevo il filo, poi quando Silvia mi ha fatto vedere le sue foto non ho più avuto dubbi, dovevo provare l’emozione del Bernina Express, un treno rosso che percorre l’unica tratta ferroviaria Svizzera che da nord a sud attraversa le Alpi a cielo aperto.
La ferrovia retica del trenino rosso è stata inserita nel 2008 nel patrimonio mondiale dell’Unesco, è stata ultimata nel 1910 e supera i 1824 metri di dislivello in soli 22 km.
Incredibile sapere che affronta pendenze del 70% senza l’ausilio della cremagliera.
Il Trenino Rosso del Bernina si prende a Tirano, paesino in Valtellina in cui sembra che il tempo si sia fermato, fino ad arrivare a St. Moritz in circa un’ora e mezza/due di percorso mozzafiato.
A Tirano potrete ammirare la bella Basilica che si narra sia stata costruita per volere della Madonna che è apparsa e che ha dispensato alcuni miracoli.
Oltre a questo, tutt’intorno alla piazzetta della Basilica troverete panettieri, fruttivendoli e altre botteghe un po’ vintage, di quelle che se me le facessero vedere su di una foto in bianco e nero potrei pensare tranquillamente di aver fatto un salto indietro a 40 anni fa.
Viadotto elicoidale di Brusio
Lo vedrete meglio se vi mettete seduti sul lato sinistro del treno (in direzione di marcia).
Fate attenzione perché il viadotto è la prima cosa che si vede a pochi minuti dalla partenza del treno. Questo è stato costruito per superare il dislivello del terreno in uno spazio così limitato.
Poschiavo
La Valposchiavo con il suo lago e con le costruzioni rinascimentali è solo l’inizio delle bellezze che vi spettano durante questa tratta. Devo dire che il panorama diventa sempre più suggestivo man mano che si percorrono i chilometri.
Alp Grüm
Qui vedrete il ghiacciaio Palü, l’omonimo lago e la Piana di Cavaglia.
Ospizio Bernina
Uno dei punti in assoluto più suggestivi del percorso, situato a 2253 metri, cioè la parte più alta. Quello che non sapevo è che qui viene segnato il confine fra due culture linguistiche: nella valle meridionale, Valposchiavo, si parla italiano mentre a nord, in Engadina si parla il romancio ed il tedesco.
Lago Bianco e Lago Nero
Due bellezze ineguagliabili dove non si può fare altro che rimanere a bocca aperta con la testa fuori dal finestrino e scattando foto a più non posso. Le acque dei due laghi si riversano a nord del passo Bernina nel Danubio per poi raggiungere il Mar Nero (!!!) e a sud nel Po, che sfocia nell’Adriatico.
Pontresina
Cittadina ai piedi dei 4 mila e passa metri, non è ben chiaro se abbia realmente attratto le popolazioni arabe. L’abbiamo vista dal treno quindi non so dirvi niente di più su questa zona.
St. Moritz
Capolinea del Bernina nella città del lusso, dei casinò e della bella vita.
Devo essere sincera e dirvi che non ho visitato molto del centro città, anzi niente perché ho preferito andare a godermi la pace del lago.
Una cosa interessante è data dal fatto che percorrendo la costa lacustre è possibile vedere come i suoi laghi siano dedicati a diverse categorie di sport acquatici come vela, windsurf e kitesurf… Che spettacolo bellissimo vedere tutti quei puntini colorati volare sull’acqua!
Una curiosità: il lago d’inverno è completamente ghiacciato e sopra vengono fatti gareggiare i cavalli che trainano degli sciatori; si chiama White Turf.
Potete decidere di affidarvi ad un’agenzia che vi pianifichi tutto il percorso (ritrovo, trasporto in pullman privato per Tirano e da S.Moritz, più guida in italiano che vi dia un’infarinatura di info storico-culturali e ambientali) in modo che voi non dobbiate pensare ad altro che sedervi ed ammirare il panorama, in questo caso vi consiglio i fuori porta di Zani Viaggi che durano una giornata intera con possibilità o meno di includere i pasti. (Costo cad. 69€ per questo tipo di fuori porta).
Se invece siete tipi piuttosto indipendenti potete tranquillamente prenotare il biglietto per il Bernina in autonomia e decidere quando scendere dal treno per fare tappa in una delle fermate preposte.
In questo caso dovrete risalire su uno dei treni successivi per arrivare a destinazione.
Un consiglio: se decideste di andare in autonomia sul Bernina (cosa che per ora non ho ancora fatto, quindi il mio è un consiglio più spassionato che altro) forse sarebbe meglio mettere in programma di spenderci il week-end.
L’autobus che ci ha riportati a Milano ci ha presi a S. Moritz, ed è tornato a Milano attraverso il Passo Maloia.
Tornando invece con il treno arrivereste a Tirano per la sera, a quel punto dovreste decidere se mettervi alla guida oppure godervi una bella cena in un ristorante valtellinese.
Ardua scelta!
Ho provato l’esperienza del Bernina Express durante il periodo estivo e quello che ho visto mi ha entusiasmato parecchio!
Next steps:
• Seguire il consiglio di chi mi dice di farlo d’inverno con i laghi gelati e un manto bianco a ricoprire i prati.
• Fermarmi in una delle zone che più mi sono piaciute per fare trekking nella natura.
Qualcuno di voi ha avuto un’esperienza diversa?
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 8 commenti
La svizzera ha un paesaggio stupendo!! E poi viaggiare in treno può essere molto comodo:-)
Hai proprio ragione Aurora! La rete ferroviaria svizzera è efficientissima!
Ciao Stefania!
In estate ha indubbiamente il suo fascino ma… davvero, provalo in inverno: è magico!
L’ho provato anni fa con tanta, tanta neve: anche St. Moritz rende molto di più completamente bianca… e quel giorno c’era anche una corsa di slitte trainate dai cavalli. Bei ricordi!
Ti auguro un buon agosto!
cris
Lo proverò sicuro, mi state facendo venire una voglia incredibile
Buon agosto anche a te Cris!!
Bello, stra bello!mi piacerebbe farlo d’estate, fermandomi un weekend per un trekking in mezzo alla natura! Con cane a seguito :). Bellissime le foto!
Anche a me piacerebbe molto portare i miei due mostriciattoli 😉
Ciao Ste,
mi unisco al coro del “provalo d’inverno” e magari in modo indipendente!
Noi abbiamo fatto più fermate sia all’andata che al ritorno e visitato il ghiacciaio Morteratsch e le marmitte: formazioni formatesi alla fine dell’era glaciale.
Nel mio post trovi anche spunti moooolto golosi per i dintorni di Tirano!
Grazie Fede, il tuo articolo l’ho già letto… per quello mi è venuta voglia di farlo d’inverno 😉
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
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