La nostra più che una vacanza a Parigi è stato un “mordi e fuggi”, ma in due giorni per sopravvivere alle lunghe, interessanti ma estenuanti camminate si deve pur trovare il tempo per mangiare. Noi ci abbiamo pensato bene a mordere prima di fuggire e in tal senso, la prima sera siamo stati molto fortunati perchè senza troppe pretese siamo finiti in un ristorantino che fa angolo con una viuzza che arriva dritta dritta alle gradinate che salgono verso la famosa Butte.

“Pierrade des Viandes” è un ambiente caldo (forse fin troppo) su due graziosi piani. il secondo piano non è altro che un soppalco a mò di balconcino con tanto di ringhiere che affacciano sulla prima sala del locale.

Ambientazione niente male ma neanche troppo particolare, a Parigi è facile trovare tanti bei ristorantini ma che poi sotto sotto, si rivelano essere delle fregature colossali.

Quello che ci è piaciuto di Pierrade è soprattutto il cibo, ed è così che deve essere non trovate? Un ristorante prima che gli occhi deve stupire i palati. Con noi ci è riuscito.

Abbiamo ordinato la pierrade, che evoca appunto il nome del locale proprio per il fatto che sia la specialità della casa assieme a raclette e bourguignonne.

La pierrade è un gustoso piatto composto da varie tipologie di carne cruda (nel nostro caso anatra, tacchino e vitello) accompagnate da una piastra ollare sulla quale farle cuocere a piacimento, alcune particolari salsine e nel mezzo del piatto una invitante patata al cartoccio condita con salsa allo yogurt.

Portate del genere a Parigi si trovano ovunque, la fortuna, se non si conoscono i posti, sta nel trovare il ristorante giusto. La Pierrade des viandes è uno di questi.

Come vino abbiamo scelto il S. Nicolas de Bourqueil, su consiglio del cameriere, che non ci ha deluso. 

Una volta finito di cenare ci siamo concessi una lunga camminata verso Montmartre per aiutarci a smaltire almeno qualche decimo di etto.

Il ristorante si trova a Parigi, in Rue des Martyrs tra Pigalle e Montmartre

ADATTO A CHI: adora la carne in tutte le sue “salse” 😉

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