Viaggi e Panico
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Attacchi di panico, 5 cose che ti terrorizzano in viaggio

attacchi panico 5 cose che terrorizzano in viaggio

C’è chi aspetta il viaggio con quell’agitazione bella che solo una partenza può donare. Le farfalle allo stomaco, come in un innamoramento di quelli unici. L’attesa della scoperta, un nuovo paese, nuovi volti dai caratteri unici, una lingua differente. Nuovi odori e sapori. Un turbinio di emozioni, impagabili. Quella persona sono io ora.

C’è invece chi ama l’idea del viaggio, che sia di relax, d’avventura, di arricchimento culturale e sull’onda dell’entusiasmo prenota ma, man mano che la partenza si avvicina, si fa prendere dall’ansia.
E se mi dovesse succedere qualcosa? Perché mi sono fatto convincere a lasciare il mio porto sicuro, la mia routine, la mia famiglia? Quasi quasi trovo una scusa e disdico, perché se la vacanza deve essere un peso, tanto vale stare a casa.
Magari poi, un po’ per non fare brutte figure, un altro po’ per non lasciare vincere la parte “vigliacca” di sé, quella volta si parte e va a finire che si soffre dentro, fino a spegnere sempre un po’ di più la voglia di cliccare “prenota” e partire di nuovo.
Quella persona ero io, un po’ di anni fa.

Ci sono alcune situazioni che terrorizzano particolarmente pensando ad un’imminente partenza, quando si soffre di ansia e attacchi di panico.
Vediamole insieme e per ognuna, cerchiamo una possibile soluzione per alleviare un po’ lo stress.

Prendere i mezzi

prendere i mezzi viaggio panico

Aereo, treno, metropolitana o anche solo l’auto può terrorizzare quando si soffre di panico. Il pensiero fisso è quello di non poter fuggire da una determinata situazione.
Spostarsi in queste occasioni diventa un vero e proprio incubo, rovinando non solo quel momento, ma anche interi giorni prima della partenza a causa del continuo rimuginare.
Soprattutto l’aereo può spaventare; sono tante le persone a temere il momento del decollo, immaginatevi chi soffre di veri e propri stati ansiosi.

Quale soluzione adottare
Per quella che è la mia esperienza non ci sono altre soluzioni valide se non quella di “buttarsi”, provare senza pensarci troppo. Affrontare le proprie paure è la miglior medicina che ci sia. Questo perché idealizzare le situazioni le fa sembrare peggio di quello che a volte poi è la realtà.
Rendere abitudinario ciò che inizialmente non lo è, servirà a ridimensionare l’impossibile fino a farlo diventare fattibile.
Passatemi l’esempio: è un po’ come andare in palestra, all’inizio si fa fatica però poi, con il tempo e con l’allenamento, il corpo si abitua e gli si può chiedere sempre di più.

Non sapersi spiegare in un’altra lingua

un'altra lingua viaggio panico

Chi soffre di attacchi di panico è portato a creare mentalmente delle situazioni di emergenza e a figurare le possibili soluzioni di eventi che, il più delle volte, portano ad immaginari risvolti drastici.
Quando si visita un nuovo Paese, la paura è soprattutto quella di non sapersi spiegare in caso di necessità e quindi non riuscire ad essere soccorsi come si deve.

Quale soluzione adottare
In questo caso, per precauzione ma più che altro per sentirsi tranquilli, si potranno scrivere fin da casa le frasi di cui si può aver bisogno su un quadernino e portarsele nello zaino, o in borsa, in modo da averle sempre con sé.
Nella maggior parte dei casi l’inglese sarà sufficiente per far sì che gli altri vi capiscano. Sono sicura che poi non ne avrete bisogno.

Non poter contare su una persona cara

contare su qualcuno panico in viaggio

Quando si parte, non sempre lo si fa con un famigliare o con una persona vicina che ci conosca sotto questo aspetto caratteriale. Quindi la paura è che, se si dovesse stare male, queste persone potrebbero non capire, perché non tutti comprendono quello che il panico comporta. Questo ci fa stare male e aumenta il disagio in una situazione già di per sé tesa.

Quale soluzione adottare
Potreste giocare d’anticipo e parlarne con chi partirà con voi, non c’è bisogno di appesantire troppo l’argomento, basta affrontare il tutto con tranquillità e farlo come se raccontaste di qualcuno che non siete voi. Molte volte questo serve per ridimensionare la visione che voi avete di una determinata situazione che non è mai quella che gli altri hanno.

Dormire in un luogo che non è casa

Dormire fuori

Quando si soffre d’ansia la notte è assai temuta perché è il momento in cui le paure vengono fuori e si è meno obiettivi.
Cambiare luogo in cui dormire è, per molte persone, uno stress non di poco conto perché riposare bene è essenziale per stare bene e godersi la vacanza. Svegliarsi e addirittura non rendersi conto di dove si è, può portare ad agitarsi più del necessario e per questo dormire fuori può risultare difficile, se non impensabile.

Quale soluzione adottare
Portare con sé degli oggetti per personalizzare la propria stanza, che ci facciano sentire a casa. Che ci aiutino a stabilire una routine.

E se volessi tornare?

attacchi panico tornare in viaggio

Quante volte vi siete domandati “e se poi non mi piace stare lì e voglio tornare a casa?”.
Poi nel 90% dei casi non succederà ma esiste quel bisogno, impellente, di trovare una soluzione ad una situazione che, senza una risposta, ci farebbe stare male.
Lontani da casa, senza la possibilità di porre fine ad una vacanza che non è quello che avevamo pensato.

Quale soluzione adottare
Vivete alla giornata e pensate che, in caso di urgenza, una soluzione si trova sempre. Sarà proprio l’ansia a farvi desiderare di tornare. Avendo invece la consapevolezza di poter terminare la vacanza nel momento in cui lo riteneste opportuno, riuscirete a rilassarvi e a godervela.
Avete mai provato a porvi un obiettivo ogni giorno? Così da pensare ad una cosa alla volta, non facendo correre la vostra mente fino ad idealizzare problemi che non esistono se non nella vostra testa. Provateci. Un giorno può essere la visita a quel posto che volevate vedere da tempo, un altro organizzare la cena perfetta a due, shopping, relax, oppure dedicarsi ai souvenir.

Scommettete che a fine vacanza non vorrete più tornare a casa?
A quanti di voi è andata effettivamente così?

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

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