Lombardia
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La Stoppa, naturalità e tradizione in Val Trebbia

Testo e foto: Gabriele Merlo

Nella provincia di Piacenza, in una piccola propaggine della Val Trebbia, denominata Val Trebbiola, su di una solitaria collina circondata dai vigneti sorge l’antico torrione medioevale dove ha sede una bellissima realtà vitivinicola, La Stoppa, questa costruzione storica, oltre ad essere il simbolo dell’azienda rappresentato sulle etichette dei vini, incarna appieno la sua filosofia: l’opera dell’uomo che si fonde armoniosamente con la natura.

 
In una calda domenica di Luglio, Elena Pantaleoni, titolare di La Stoppa, mi ha condotto nella visita della sua azienda. Il suo intento è valorizzare un territorio spesso maltrattato o poco considerato dai “grandi esperti di vini”. Per poter esprimere al meglio il terroir dei Colli Piacentini, Elena ha deciso di puntare sulla naturalità dei propri prodotti; naturalità percepita come caratteristica per poter esaltare appieno le caratteristiche di queste assolate e roventi colline. I vini di Elena sono biologici: inerbimento tra i filari, nessun trattamento se non quelli naturali, nessun ricorso alla chimica in cantina. I risultati ottenuti premiano questa decisione: i vini non hanno strane “puzze” o difetti e soprattutto possiedono tutte le caratteristiche per poter durare a lungo. I vitigni coltivati sono quelli tipici del territorio: Malvasia di Candia Aromatica, Barberae Bonarda, a cui si affiancano alcuni vitigni internazionali, i vini prodotti non sono affatto semplici e modesti, come qualcuno può pensare delle produzioni di questa zona, anzi ognuno regala sensazioni e profumi particolari.

Mentre discorrevamo di tutto un po’, dai vignaioli alla burocrazia, Elena ha voluto farmi assaggiare due annate differenti dei nettari di punta dell’azienda per mostrarmi cosa intende lei per territorio. Nei bicchieri il Macchiona annate 2005 e 2007, ottenuto in egual misura da Barbera e Bonarda, e l’Ageno 2007 e 2008, il bianco a base di Malvasia, Ortrugo e Trebbiano, dedicato al fondatore di La Stoppa, secco al gusto ma dai profumi dolci di un passito. Se il filo conduttore dato dal tipo di fermentazione e affinamento hanno unito i diversi assaggi, il territorio e la tipicità dell’annata hanno esaltato invece le particolarità e le differenze gusto-olfattive. In degustazione anche la bevibilissima Barbera della Stoppa e la meravigliosa Malvasia Passita Vigna del Volta.

Per concludere vi lascio con questa bellissima frase di Elena: “Il territorio in cui opero è bellissimo, poco valorizzato, ricco di castelli, fiumi dove si può fare il bagno, colline dolci, ancora poco deturpato da brutture architettoniche, grande cucina e gente semplice…”. Perchè non fare come me e andare visitarlo? Magari il 31 agosto in occasione della rassegna Cinemadivino(www.cinemadivino.net) quando nel giardino della tenuta verrà proiettato l’interessante documentario Mondovino di Jonathan Nossiter… Per il sottoscritto sarà certamente un’occasione da non perdere!

Info:
La Stoppa
Località Ancarano,
29029 Rivergaro (PC)
Tel.: 0523958159

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

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