Di solito non ho la presunzione di dire con certezza come mangerete in un determinato paese, il gusto è davvero questione personale. Ma questa volta non ho timore ad affermare che nel 90% dei casi in Perù vi troverete davanti ad un piatto ben servito e gustoso.
La cucina peruviana è una di quelle che più mi ha piacevolmente stupita.
E quando faccio questa valutazione cerco di mettere da parte i miei gusti per essere più obiettiva: in Perù si mangia bene, la varietà dei piatti è indiscutibile (è il Paese con il numero maggiore di piatti tipici), ovunque vengono presentati in modo egregio ed è davvero possibile andare incontro alle preferenze di molte persone. Il Perù è stato per anni il luogo d’incontro fra culture e questo si riflette nel cibo.
Ovviamente, spostandosi per le varie zone del Perù si troveranno man mano piatti locali diversi, più consoni ai luoghi che si stanno visitando.
Lima è il paradiso della cucina fusion, anche dichiarata capitale gastronomica d’America. Sempre aperta alle innovazioni e con piatti all’avanguardia, Lima ne reinventa di noti mai discostandosi di troppo dalla tradizione regionale che dona alle portate colori e prodotti alimentari originali. Ad esempio la cucina novoandina è uno stile culinario nato in Perù grazie all’interesse di gastronomi di riproporre piatti tradizionali rivalorizzando gli ingredienti autoctoni.
Cosa mangerete, quindi, a Lima?
La risposta è un po’ di tutto, a Lima potrete provare e trovare qualsiasi piatto vi incuriosisca e non ne avrete mai abbastanza.
Da assaggiare assolutamente in questa zona è il ceviche (patrimonio culturale della nazione): pesce crudo a pezzetti fatto marinare nel lime, cipolla rossa, peperoncino, sale e accompagnato da mais, lattuga, o camote.
Meglio provarlo qui che sulle Ande visto che siete vicini al mare.
Un altro piatto che troverete sia qui che in altre zone del Perù è il lomo saltado, cioè striscioline di carne di manzo alla piastra accompagnate da verdure come peperoni, cipolle e pomodoro. Se vi piace la carne vi consiglio di provarlo perché è un piatto molto gustoso. In alternativa potete richiederlo con il pollo al posto del manzo.
Un discorso a parte va fatto per il mais che in Perù troverete in tutte le forme e dimensioni. Il mais è fin da sempre un alimento molto importante per la cucina peruviana. I suoi chicchi sono davvero enormi e viene servito in più modi in moltissimi piatti.
Qualche esempio? La pannocchia con il formaggio che viene venduta agli angoli della strada. Se non siete troppo schizzinosi vi consiglio di provarla, è buonissima.
I chiccharones
Sono pezzettini di carne di maiale serviti con cotenna compresa, accompagnati da mais (ve l’avevo detto) e spicchi di cipolle. Se volete potete condire il tutto con una salsina molto piccante.
Dove mangiare i chiccharones?
Ovviamente nelle chiccharonerie (si chiamano così? Boh), veri e propri localini spartani con sedie e tavoli in legno. Ah, per mangiare è consigliato l’uso delle mani.
Man mano che aumenta l’altitudine e diminuiscono le temperature, i piatti diventano sempre più nutrienti. Quello che però consiglio a chi si deve acclimatare è di non appesantirsi troppo perché digerire non è semplice.
Noterete che qui si fa un uso spropositato di patate, di tutte le forme, colori e dimensioni.
Mi è capitato anche di assistere ad un raccolto di patate e ho scoperto che alcune vengono fatte disidratare al sole. Tante palline minuscole stese nel verde prato di un sito Inca, con tante donnine ricurve intente a raccogliere le patate con i loro vestiti cangianti. Incredibilmente bello!
Molto usate nella cucina andina sono anche le zuppe, alcune fra le più comuni che troverete ovunque sono:
Caldo de gallina o pollo, ovvero brodo di gallina o di pollo serviti con patate.
Zuppa alla creola, una zuppa molto, ma molto sostanziosa. Contiene brodo di pollo, pomodoro, patate, uova, capelli d’angelo e carne di manzo.
Non farò certo la gioia dei vegetariani dicendo che di carne in Perù se ne consuma parecchia e in alcuni casi si possono incontrare dei piatti locali che non sono semplici da comprendere per noi che siamo di una cultura diversa.
Parlo del famosissimo Cuy, il porcellino d’India che in molti in Italia (compresa la sottoscritta) hanno avuto come animale domestico. Qui in Perù i porcellini d’India vengono allevati come conigli e cucinati durante le occasioni speciali. Il Cuy qui è una prelibatezza, non provate a contraddirli perché si offenderebbero.
Io sinceramente non ho avuto remore nel provare il Cuy e l’ho fatto soprattutto per due motivi:
Primo, sono molto curiosa e solitamente in giro per il mondo mi piace provare cibi nuovi, l’ho fatto con gli insetti in Thaialndia… perché qui non dovrei farlo? Fin dove arrivo, arrivo!
Secondo, io ho allevato in casa (oltre al porcellino d’India) anche un coniglio, non per questo ho smesso di mangiarli. Perché avrei dovuto farlo con il Cuy?
Ok vi sembrerò brutta e cattiva, ma la nostra società ci ha abituati a considerare normali certe cose che non lo sono per altri e viceversa. Quando viaggio io sono portata, nel limite del possibile, ad escludere i limiti culturali e le abitudini sul cibo sono fra questi. Questione di scelte.
Un altro piatto che non tutti proverebbero volentieri sono gli spiedini di Anticucho, cioè di cuore di manzo. Se invece siete abituati a mangiare fegato e rognone provateli, sono ottimi.
Altro piatto di carne molto saporita (ma non troppo da dar fastidio) è quella di Alpaca, quell’animale pelosotto e tenero che in Perù allevano anche come animale domestico e dal quale ricavano una delle più morbide lane al mondo.
Lo sapete cosa c’è qui dentro?
Carne di pecora arrostita e tenuta calda grazie a questi tessuti. Viene venduta a pezzi.
Recoto relleno, uno dei piatti più buoni, ma pesantini, che io abbia assaggiato in Perù, cioè peperone ripieno di carne e verdure, abbastanza piccante.
Se vi piace mangiare saporito provate il tacu tacu, ovvero una montagnetta di riso condito con fagioli neri.
Anche il riso è un altro piatto che vi verrà proposto ovunque, soprattutto come accompagnamento alle altre pietanze.
Ditemi, avete trovato fra quelli sopra elencati un piatto che vi piacerebbe provare?
Oppure, anche voi avete provato qualche piatto peruviano che non ho elencato?
Fatemelo sapere nei commenti se vi va.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 17 commenti
Ciao.. sto progettando di fare presto un viaggo a lima in perù…
passo molto tempo ultimamente a cercare informzaioni e curiosità di questo paese..
non vedo l’ora di andarci e ti gustare le prelibatezze di questa nazione..tu mi consigli che non serve vaccinarsi per andare a lima??
quali sono le attrazioni locali del perù?
grazie in anticipo.. Roberto
Ciao Roberto, che bello il Perù, vedrai che ti piacerà tantissimo! Ma andrai solo a Lima o girerai?
Per andare a Lima, che è una città, non serve vaccinarsi!
Per quanto riguarda le attrazioni principale del Paese, ce ne sono tantissime: puoi scegliere fra i misteri della Valle Sacra, Machu Picchu ovviamente, le Linee di Nasca e tanto altro che trovi qui http://www.diquaedila.it/?s=Per%C3%B9 😉
Sono partita dal tuo ultimo post sul Messico e alla fine sono arrivata qui… ho letto “salsa piccante, localini spartani, mangiare con le mani” e mi si è aperto il cuore (e lo stomaco) 😀 Voglio i chiccharones nelle chiccharonerie, ecco il desiderio delle 15.10!
Chiccharones alle 15.10?
Mentre i più ti consiglierebbero di entrare nella prima farmacia disponibile e prendere un test di gravidanza io ti dico che, sì, è possibile.
Queste voglie sono perfettamente normali
Buongiorno Stefania, mi chiamo Antonella e sono capitata sul tuo blog navigando in cerca di notizie sul Peru, partirò tra una decina di giorni per il mio primo viaggio in questo paese e passo molto tempo su internet in cerca di informazioni e curiosità, voglio essere preparata al meglio al grande viaggio Complimenti, i tuoi articoli sono molto interessanti e simpatici, mi hanno fatto proprio ridere: quello sul sorvolo delle linee ad esempio, anche io sono la tipica persona che si innervosisce e si dispera quando gli altri vedono quello che c’è da vedere e lei invece no… Anche questo articolo sul cibo é molto interessante: concordo assolutamente anch’io sul provare le specialità locali, ma in questo caso sono un po’ frenata perché temo di ritrovarmi a dover trascorrere le giornate in bagno per essermi voluta togliere lo sfizio di assaggiare certi cibi locali… Ad esempio, consigliano tutti di non mangiare carne e pesce crudi, ma quindi come si fa con il cheviche?! E con il cibo di strada? Io vorrei tantissimo assaggiare, ad esempio, le pannocchie con il formaggio o i chiccarones, ma ho paura… Mi dispiacerebbe proprio rovinarmi la vacanza! Ho sentito di gente che per aver bevuto succhi o mangiato dolci comprati dalle bancarelle per strada (in Marocco, a dire il vero, non in Perù) ha avuto addirittura la febbre a 39! In Perù la situazione com’é? Tu hai provato tutti questi cibi senza conseguenze?
Ciao Antonella
innanzitutto grazie per i complimenti e grazie anche per aver letto i miei post sul Perù, mi fa piacere ti siano piaciuti e spero ti possano tornare utili.
Veniamo a noi, per quanto riguarda il cibo di strada io ti dico la mia: sono una persona piuttosto curiosa, anzi diciamo pure moltissimo, adoro il cibo di strada e lo provo ovunque, ma stai pur sicura che se prendiamo 10 persone a caso che assaggiano qualcosa, quella che sta male sono io.
Anche io inizialmente avevo paura di provare ma questa non mi ha mai fermato. Sono stata anche male, sì mi è capitato ma diciamo che sono sempre stata abbastanza attenta a non esagerare.
Ci sono stati giorni in cui l’imodium è stato il mio migliore amico :), purtroppo a volte non c’entra quanto un posto sia pulito, può essere anche lindo ma se non siamo abituati a mangiare alcune cose… ne risentiremo.
Io ti consiglio di stare sempre all’erta, quello sì, ma dipende dai posti che frequenti. Ad esempio io sono stata in Marocco e niente, ho mangiato dappertutto, poi sono andata in Perù e mi è capitato di stare male ma secondo me non è dovuto solo al cibo. Insomma, ho continuato imperterrita, perché fortunatamente non era niente di grave.
In Indocina ad esempio ho portato spesso con me amuchina e fazzolettini per disinfettare le bacchette, questo per stare più tranquilla ma sappi che ho mangiato DAVVERO DI TUTTO.
Secondo me non devi assolutamente perderti le prelibatezze peruviane, magari inizia senza esagerare e vedi come va… un po’ alla volta si prova tutto.
E non portarti dietro strane ansie, altrimenti finirai per convincerti di star male!
Buon viaggio… il Perù è fantastico… anzi che dico, di più!
Ok, proverò a non autoinfluenzarmi negativamente allora… E magari a non concedermi una cena luculliana la sera prima del sorvolo delle linee o del tour del colca, dove immagino le curve e l’altitudine si faranno sentire 😉 Grazie delle risposta! Antonella
Sì, in effetti in quel caso ho temuto molto! Io purtroppo soffro le curve e gli sbalzi di quegli aeroplanini! :S
p.s. il cheviche mangialo in un posto vicino al mare, vedrai che non corri rischi!
ma che bello e mangereccio questo post! Io vorrei provare gli spiedini di Anticucho e un recoto relleno. Ora vado a pranzo perché mi hai messo una certa acquolina
Il recoto è il migliore! Simile al nostro ma un bel po’ più piccante!
Che fame mi hai fatto venire!!!
Secondo me è giusto mangiare quello che c’è di tipico: è un modo per conoscere più a fondo un luogo.
Se poi sono alimenti strani per noi, non vuol dire che siano cattivi!
E’ particolare pensare al porcellino d’india, ma solo perchè per noi non è un animale da allevare per mangiare.
Hai ragione Paola, anche io la penso come te! Il cibo è cultura e conoscenza dei popoli, anche solo guardando come si gesticola mentre si mangia è una scoperta!
La Ste, anche in Ecuador mangiano il porcellino, ma un caro amico ecuadoriano mi ha consigliato caldamente di non mangiarlo, a meno di non vedere che lo ammazzavano e me lo cuocevano davanti. Pare che in molti ristoranti quello che ti servono non è sempre porcellino, ma un altro animale che ci somiglia moltissimo (e da cotto non si contraddistingue)
Ah, questa mi è nuova! E come mai cambiano animale? Oddio, dovevi dirmelo prima 😀
ehhehehe perchè certi altri animali li trovano gratis (nelle fogne ;-))
GNAM! Perfetto, bisogna essere aperti culturalmente 😀
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