Provare lo Street food a Chiang Rai, in Thailandia

Non ho mai nascosto la mia passione per lo street food e devo dire che in Thailandia ho trovato pane per i miei denti, a Bangkok naturalmente ma non solo, il paradiso dello street food l’ho trovato a Chiang Rai, nel nord della Thailandia. Arrivata in questa piccola città, non mi rimaneva molto da vedere, ero praticamente alla fine del viaggio. Dopo aver raggiunto il triangolo d’oro, attraversato il Mekong, posato i piedi in Laos, passato una giornata con gli elefanti e aver visto il tempio Bianco, mi sono concessa un giorno di relax e ben due serate alla ricerca dei cibi più sfiziosi da provare.

A Chiang Rai non c’è molta vita notturna e le serate sono scandite dalle solite passeggiate al night bazar. Ma fino ad una certa ora, dato che anche questo smonta verso mezzanotte. Seguendo le bancarelle ed addentrandosi nel loro cuore, troverete una piazza completamente attrezzata per una cena all’aperto: tanti tavolini, qualche tendone e tutto attorno banchetti dove i thailandesi cucinano per i visitatori.

Ma come funziona il mercato dello street food di Chiang Rai? É una sorta di self service dove tu giri tra le bancarelle e scegli cosa ti va di mangiare, lo acquisti e te lo porti al tavolo. Ogni tanto può capitare che qualche gentile commerciante si offra di portartelo direttamente. I tavolini non sono sempre pulitissimi, ma in giro potrete trovare degli addetti alla pulizia della piazza.
Visto che non siete al ristorante, adattatevi e gustate il cibo guardandovi intorno, oppure godendovi gli spettacoli proposti sul palco.

Ma cosa si mangia al mercato dello street food a Chiang Rai? Vi elenco alcuni piatti tra i più frequenti

• Spiedini di tutte le forme e dimensioni, di carne e di pesce

Sappiate che la carne è molto speziata rispetto alla nostra e anche se la forma dello spiedino vi è famigliare, le vostre papille gustative proveranno gusti un po’ diversi. Addentate gli spiedini senza fare gli schizzinosi, magari accompagnandoli con una delle loro salsine, la maggior parti delle quali è estremamente piccante.

• Fritto misto, di carne e di pesce

Ogni bancarella propone composizioni di vaschette che dovrete indicare per far capire che ne volete acquistare una simile, il più delle volte friggono all’istante ma mi è anche capitato qualcuno che prendesse la vaschetta d’esposizione e le desse un secondo giro di fritto.

• Folkloristiche zuppe di noodle con uova e verdure

Queste vengono servite in una ciotola di terracotta che continua a bollire sul fuoco. Una proposta curiosa e che per la sua particolarità avrei voluto provare subito ma ho finito per non provare affatto. Da quanto ho potuto vedere, un piatto amato dai locali.
A questa ho preferito il pad thai, delle specie di noodles, un mix tra linguine e tagliatelle ma di colore trasparente. Questo piatto viene solitamente servito con verdurine, tofu, germogli di soia e carne a piacere. Buonissimi!

• Gli spring roll, i cosiddetti involtini primavera, li ho provati per sbaglio e mi sono piaciuti all’istante, tanto che per tutta la durata del viaggio non li ho più lasciati. Gli spring roll non sono come quelli cinesi che ho provato in Italia, ma sono più piccolini, meno unti e più saporiti. Avrei vissuto di quelli.

Alcune bancarelle servivano anche sushi e cibo messicano, per chi avesse voluto variare un po’.

• Un’altra cosa che ho trovato al mercato dello street food a Chiang Rai sono stati i famosissimi insetti, che i thailandesi adorano fritti. Visto che mi sono ripromessa di non farne una questione di differenze culturali, ho deciso di farmi coraggio e sbocconcellare una larva di medie dimensioni, di quelle più carine, diciamo così… e visto che il manicaretto mi è stato offerto da un simpatico signore, ho continuato a sorridere serrando i denti e fingendo quell’aria da “viaggiatore che prova tutto lui”!

In realtà e più l’idea a fare senso, perché il sapore di quell’insetto non mi ha fatto così schifo e fortuna vuole che dopo due minuti io abbia potuto bere a gran sorsate una Singha Beer ghiacciata.
Ah, comunque non è vero che in Thailandia gli insetti si trovano ovunque, a Bangkok ad esempio, le persone girano con le vaschette di scorpioni ma si nota che è un’usanza puramente turistica, infatti chiedono soldi anche per fare una foto.

Il Durian si che mi ha fatto un po’ strano dato il suo sapore che si avvicina più ad un formaggio che ad un frutto. Ma schifo no, neanche lui. La puzza però è micidiale, tanto da essere vietato in aeroporti e alcuni alberghi.

Ma di questo, della frutta in generale e dei dolci che ho provato per strada ve ne parlo in un altro post, visto che sul cibo, in Thailandia, c’è davvero tanto da dire!