Oman
0

Oman, lista sconclusionata di cose da fare con riserva

oman lista SCONCLUSIONATAWarning: questa non è una lista da seguire! 

Un viaggio può essere indimenticabile“, io questa frase la traduco a modo mio: non saranno solo i monumenti famosi, le spiagge da sogno sulle quali vi rotolerete come una cotoletta impanata, o i tramonti mozzafiato a donarvi quella piacevole malinconia che accompagnerà per sempre il ricordo dei vostri viaggi, ma le uniche, personali ed irripetibili esperienze, a volte anche le più assurde e contestabili, che adoro raccontare sul mio blog.
Perché senza di quelle non se ne fa niente, rimane un asettico elenco da spuntare.

E se vi verrà voglia di partire, non sarà per replicare il mio viaggio, ma per vivere il vostro.

Lista sconclusionata di cose da fare in Oman

– Sorseggiare un gigante juice di menta fresca e limone in uno dei bar che affacciano sulla corniche di Muscat e fottersene del tempo che scorre.tramonto corniche
– Nuotare nelle acque fresche dei tanti wadi e poi uscire con i vestiti appiccicati al corpo (fastidio!!!).
– Mettersi in fila e ordinare un gustoso kebab in un chioschetto del souq di Muscat per poi scoprire che quello che noi chiamiamo kebab per loro è un’altra cosa (se ordinate kebab vi arriverà un piatto di polpette).
– Scalare una duna per vedere alba o tramonto nel Wahiba Sands, senza mai parlare. E chi ce la fa a parlare, dopo tutta quella fatica?! 👇👇riposo del guerriero oman
– Addormentarsi in una tenda beduina dopo aver ammirato le stelle più luminose della vita.
– Provare l’ebbrezza di guidare un enorme e costosissimo 4×4 sulle strade sterrate e farsela sotto per il timore di rovinarlo.guidare 4x4 oman
– Arrivare in uno dei Forti per visitarlo e scoprire che era aperto solamente di mattina. D’oh!
– Pensare di fermarsi a “mangiare un boccone” durante il viaggio in auto e poi trovare solo paesaggi desertici e città fantasma. Dieta forzata.
– Sentirsi piccolissimi al cospetto dei Monti Hajar. Perché siamo piccoli come formiche, lo sapete vero?! E quindi ribilanciare il peso dei nostri “problemoni”.monti hajar
– Fermarsi ai lati degli enormi stradoni per chiedere indicazioni e trovare solo manichini vestiti come addetti ai lavori (con tanto di faccina disegnata). Questo rende l’idea di quanto le strade possano essere desolate, soprattutto quando si raggiungono i 50 gradi.
– Tuffarsi dall’alto di un wadi senza tapparsi il naso, per poi starnutire per un intero pomeriggio.
– Assistere ad un tramonto arancione, ammirando le ombre sinuose delle moschee mentre risuona ovunque il richiamo del Muezzin.tramonto muscat
– Camminare a piedi nudi sui tappeti morbidi e freschi delle moschee immense, girovagare per ore estasiati e poi non ricordarsi dove siano le scarpe.moschea interno
– Sognare di essere il Sultano guardando la sua enorme villa, poi risvegliarsi e ritornare rovinosamente alla realtà ricordandosi di non avere inserito l’out of office.
– Seguire le indicazioni per l’aeroporto e trovarsi catapultati fra i lavori in corso. Chiedere indicazioni e trovare un indiano che ti dice che sì, è l’area partenze, ma che non è ancora attiva. Rischiare di perdere il volo perché l’indiano risponde sì ad ogni domanda. Anche a quelle per cui la risposta è ovviamente no.
– Aspettare la schiusa delle uova di tartaruga sulla spiaggia di Ras al Jinz e vedere i piccoli dirigersi titubanti verso il mare.
– Mangiare hummus a non finire, con le dita delle mani e non preoccuparsi delle attività intestinali. Tanto c’è l’imodium.
– Svegliarsi all’alba per gironzolare fra il profumatissimo mercato del pesce di Muscat.

mercato pesce muscat

– lasciare l’Oman con un groppo in gola, perché cinque giorni sono abbastanza solo per far venire la voglia di tornare.
E pensare che non era affatto nella lista dei miei luoghi da vedere assolutamente.
Mai avere riserve, mai.

Condividi:
  • googleplus
  • linkedin
  • tumblr
  • rss
  • pinterest

Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 0 commenti

La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *