Piemonte
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Orta San Giulio e il tour del silenzio

Vista su Orta San Giulio

Di Orta San Giulio una leggenda narra che un tempo fosse dominata da un grosso serpente che aveva distrutto ogni cosa. Ma quando Giulio, un Santo viaggiatore che comandava alle onde, alle tempeste, agli animali feroci e agli uomini, si avvicinò al lago, stendendo la mano scacciò gli animali feroci che lo minacciavano; stese quindi un mantello sull’ acqua e salendovi quasi fosse un’imbarcazione, si diresse verso l’isola senza bagnarsi. Stanco e vicino alla morte, volle eleggere quel luogo come sua ultima dimora e decise di costruirvi la sua centesima e ultima chiesa.

Stiamo parlando della bellissima Basilica di San Giulio che svetta imponente al centro della minuscola Isola, immersa nelle acque placide del Lago d’Orta. E’ il silenzio il padrone dell’Isola, il cuore palpitante che rende vivo questo luogo, dimora delle suore benedettine del Monastero Mater Ecclesiae. L’Abbazia benedettina femminile di clausura è  aperta tutto l’anno, tranne a novembre, ed effettua ospitalità di singoli e gruppi di ambo i sessi, sacerdoti, religiosi, laici.
La badessa è una scrittrice di libri sulla spiritualità e profonda erudita della letteratura patristica, considerata la personalità femminile vivente di maggior spicco nell’ambito della Chiesa cattolica.
L’ambiente tutt’intorno, dai piccoli moli con le imbarcazioni a remi che ondeggiano pacatamente, ai gabbiani che sfiorano l’acqua, ai salici piangenti, fino agli alberi di cachi in fiore in inverno, è fonte di ispirazione dei migliori scrittori e pittori, ma anche luogo ideale per riposare la mente.
Tra i grandi personaggi che Orta ha ospitato si conta una delle figure cardine della filosofia contemporanea: Friedrich Nietzsche. La permanenza ortese fu rilevante al punto di causare uno snodo nel divenire del suo pensiero.
L’isoletta può essere percorsa secondo due sentieri: quello del silenzio e quello della meditazione, suggestivo connubio tra spiritualità e architettura.
 Veri e propri consigli da seguire, durante la meditazione e la scoperta di sé stessi, sono incisi su cartelli in ferro battuto, che si possono scorgere durante il percorso.
 A mio parere è bene prendersi del tempo per deviare dai sentieri seguendo le piccole diramazioni che conducono alle abitazioni e offrono scorci davvero romantici.
San Giulio può essere raggiunta con delle piccole imbarcazioni attraccate al molo di Orta San Giulio. Il centro del paese è molto turistico, ma ben tenuto e pieno di ristorantini vista lago, prestigiose ville e romantici scorci fra le viuzze acciottolate.
Chi vuole vivere la sua esperienza da pellegrino, può salire in vetta al Sacro Monte tenendo conto che per arrivarvi, ci vogliono circa 10 minuti di intensa camminata. A rendere giustizia a tale fatica, il fatto che esso sia compreso fra i nove Sacri Monti prealpini, considerati patrimonio dell’umanità. Il complesso, dedicato interamente a San Francesco d’Assisi comprende uno stupendo  giardino con vista sul lago di Orta.
Non lasciatevi scappare il tramonto che tinge il lago di rosso e che accende le luci della sera, che rendono se possibile ancora più emozionante la sola vista di San Giulio.

Per visualizzare l’album fotografico visitate la pagina facebook



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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 2 commenti

  • […] San Giulio è la regina d’Orta, è una pepita verde in mezzo alle acque dormienti. È un luogo magico protetto dalla leggenda dei draghi. […]

  • samuel_piana scrive:

    Come Non essere concordi con il racconto fatto! Complimenti a “La Ste” da Landexplorer. Se volete conoscere ancora di più questo lembo di terra vi consiglio di fare una piccola “caccia al tesoro” ripercorrendo in meno di una giornata i grandi autori di cui vengono riportati passi molto importanti su targhe in bronzo. Se volete scoprirle in compagnia Landexplorer è a vostra disposizione!

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