Vino&Co
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Valtellina, vino e passione: L’azienda Agricola Fay

Testo: Gabriele Merlo
Appena arrivati presso l’Azienda Agricola Fay a San Giacomo di Teglio ci accoglie con un vigorosa stretta di mano il giovane Marco Fay che poco più che trentenne guida l’azienda fondata dal padre Sandro negli anni settanta.
Subito si capisce che la visita-degustazione non sarà il solito giro con spiegazioni tecniche atto solo a pubblicizzare e vendere i propri prodotti. In due ore Marco riesce a farci comprendere come lui intende la viticoltura e come la esprime attaverso i suoi vini in un ambiente non certo semplice qual’è la Valtellina.
Ma partiamo da qualche informazione di base, giusto per farvi capire cos’è la Valtellina dal punto di vista enologico.
In Valtellina si coltiva sostanzialmente un unico vitigno, il Nebbiolo, da molti considerato il re delle uve del belpaese per la qualità, la finezza e la longevità dei vini che vengono prodotti con esso.
In Valtellina il Nebbiolo prende il nome di Chiavennasca, che come ci spiegherà Marco deriva dall’espressione dialettale valtellineseCiù Venasca” cioè vitigno con più vena e vigore. 

Il Nebbiolo in questa valle viene coltivato utilizzando terrazzamenti fino a quasi 1000 metri di altezza rubando con sudore e fatica terreno alla montagna e viene dunque definita Viticoltura Eroica. I vigneti, tutti con esposizione a Sud (la migliore, per le caratteristiche della valle) vengono suddivisi in cinque sottozone da cui viene prodotto il vino Valtellina Superiore docg. Sono, da ovest a est:

– Maroggia
– Sassella 
– Grumello
– Inferno
– Valgella
L’Azienda Fay possiede quasi tutti i propri vigneti in zona Valgella è ha dunque deciso di valorizzare questa sottozona poco conosciuta dai consumatori italiani. Il nome deriva da “Valgel” che in dialetto indica i piccoli torrenti presenti in questa zona che si estende solamente nel comune di Teglio.
Lo spirito che anima Marco e la sua filosofia produttiva è volto alla valorizzazione dei singoli vigneti, che in base alle caratteristiche altimetriche e del terreno, danno origine a vini differenti ma tutti dotati di un’eleganza straordinaria.
Gli studi e le esperienze fatte dal giovane produttore presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, gli hanno permesso di ritornare in valle e intraprendere una serie di ricerche sui propri vigneti.
Al termine di questi studi ha pensato di suddividere le sue vigne in 3 fasce altitudinali, un po’ come fanno in Borgogna (un illustre esempio): zona bassa, intermedia e alta. I vigneti coltivati nelle zone più basse e più alte germogliano più tardi rispetto a quelli della fascia intermedia, inoltre, per la struttura ad imbuto che contraddistingue la Valtellina, il fondovalle è molto freddo, la fascia centrale molto soleggiata e quella alta molto calda. 
Nei vigneti bassi solitamente si producono vini freschi e bevibili ma poco complessi. I vini di punta vengono invece prodotti da vigne piantate nella zona intermedia. Le vigne alte invece sono ideali per l’appassimento e per la produzione dello Sforzato.

Tutto ciò che Marco ci ha raccontato del suo lavoro, dei suoi studi e della sua terra ha trovato riscontro durante l’assaggio dei suoi meravigliosi vini.

Valtellina Superiore DOCG Costa Bassa 2009, prodotto nell’omonima fascia altitudinale e affinato in vecchie botti grandi, si caratterizza per l’estrema freschezza e bevibilità.
Terazze Retiche di Sondrio IGT La Faya 2009, un particolare blend di Nebbiolo, Merlot e Syrah che al naso esprime un netto sentore di ciliegia; so che Merlot e Syrah possono far storcere il naso ai puristi del Nebbiolo, ma fidatevi, il risultato è veramente interessante e comunque la decisione d’impiantare questi vigneti esteri è stata fatto dopo studi effettuati sulla zona e sul terreno.
– Valtellina Superiore DOCG Ca’ Morei 2009 e Carteria 2009, i due vini di punta dell’azienda prodotti nella fascia intermedia caratterizzati da un’estrema eleganza e sentori floreali.
Sforzato di Valtellina DOCG Ronco del Picchio 2007, ottenuto dalle vigne della fascia più alta, esprime un’ottima acidità e un tannino elegante che certamente lo predispongono ad un lungo invecchiamento, ma che non limitano la sua bevibilità, caratteristica fondamentale di tutti i vini dell’azienda.
Quando infatti ho fatto notare a Marco che a mio parere i suoi vini sono certamente dotati di tutte le caratteristiche indispensabili per migliorare con un lungo invecchiamento, ma al contempo di un’eleganza e bevibilità che li rendono fruibili anche nell’immediato, con un sorriso mi ha risposto “Ti ringrazio perché sono le stesse caratteristiche dei Pinot Nero di Borgogna”, ossia la regione vitivinicola a cui lui s’ispira maggiormente.
L’incontro è terminato con la visita alla cantina dove Marco ci ha mostrato le vasche di fermentazione, la macchina pigiadiraspatrice più lunga ma con meno rotazioni rispetto alla norma per evitare la rottura delle preziosa buccia dell’uva Nebbiolo, le barrique utilizzate per l’affinamento dei propri vini, tutte rigorosamente di secondo, terzo e quarto passaggio ed acquistate da celebri aziende Piemontesi.
Insomma questa visita è stata l’occasione per conoscere questa celebre azienda, assaggiare i suoi ottimi vini, riempirmi il bagagliaio con essi, ma soprattutto conoscere una persona dotata di grande umiltà, passione, spirito d’iniziativa e voglia di realizzare i propri sogni: Marco Fay; che vorrei far conoscere a chi definisce i trentenni dei bamboccioni che non hanno nessuno scopo né iniziativa. 
Un’ultima considerazione, l’Azienda Fay ha deciso di non uscire in commercio coi vini di punta dell’annata 2008 perché non ritenuti all’altezza dei propri standard qualitativi, e in questo periodo di crisi non di può fare altro che ammirare e fare un plauso a Marco per il coraggio di mantenere alta la bandiera della qualità del vino valtellinese in particolare ed italiano in generale.
  
P.S.: Spero che Marco Fay non se la prenda per l’utilizzo del “tu” informale…ma più che una visita ad un’azienda è stato come andare a trovare un amico per come ci ha accolto e per la sua disponibilità.

INFO UTILI per raggiungere l’Azienda Fay:
Via Pila Caselli, 1
San Giacomo di Teglio – 23036
(Sondrio) Italy
tel.+39 0342 786071
fax.+39 0342 786028

info@vinifay.it
www.vinifay.it





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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 1 commento

  • Anonymous scrive:

    Viene voglia di assaggiare subito questo vino!!

  • La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!

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