Non è facile scrivere quando il respiro è affannoso e la testa non smette di pulsare. Siamo a 4000 mt slm e sto provando il cosiddetto mal di soroche di cui ho tanto sentito parlare. Ho cercato di prepararmi a sconfiggerlo ma non c’è niente da fare, arriva di soppiatto il mal di montagna che il più delle persone accusa ad altitudini così elevate, può essere solo attutito con l’aiuto di alcuni accorgimenti e con il tempo.
Ma il panorama che ho davanti è troppo surreale per non dargli la giusta importanza, non mi resta che farne il pieno mentalmente e poi, ispirata, impugnare carta e penna e far scorrere i pensieri facendomi aiutare da qualche sorso di mate de coca, l’infuso più famoso del Perù usato per sconfiggere i sintomi del soroche.
Acqua bollente e qualche foglia di coca essiccata ti danno l’energia necessaria per godere di queste bellezze senza patire troppo.
Mi trovo sull’isola di Suasi che sta in mezzo al Lago Titicaca, uno specchio d’acqua imperturbabile, il più alto in assoluto fra quelli navigabili al mondo.
La Casa Andina è l’unica struttura in grado di ospitare persone su quest’isola-paradiso, un resort eco sostenibile immerso nella pace più assoluta.
Creato sapientemente da Marta, una piccola grande donna di cui vi parlerò presto perché, credetemi, vale il racconto, è un insieme di stanze costruite nella pietra, dotate di ogni genere di comfort (caminetto incluso e originalissime boule dell’acqua calda create con delle bottiglie di vetro infilate direttamente sotto le coperte, perché qui la notte si gela a causa dell’importante escursione termica).
Fuori ci sono le amache che regalano una vista da lacrime sul Titicaca, e dei tavoli ben disposti sotto un porticato fiorito dove vengono servite grigliate di carne, pesce e verdure fresche… Da urlo!
Scrivo interrotta solo dal canto degli uccelli, sono più di una specie. Qui, una volta recuperate le energie si passeggia facendo birdwatching, si assiste ad uno dei tramonti più commoventi della terra: il sole che si tuffa nell’acqua riflettendosi sulle Ande maestose.
Si può scegliere di fare trekking o kayak, oppure immergersi in qualche buona lettura e uscirne solo quando si è stanchi.
È uno di quei posti in cui il silenzio è un prezioso amico che ti permette di riflettere.
Non importa quanto manchi l’ossigeno, i pensieri non tarderanno ad arrivare e io sono pronta a lasciarli qui a volteggiare sulle sponde del lago più alto del mondo.
Qui mi sento come in un documentario, la reflex è perennemente accesa ed ogni angolo è uno scorcio da immortalare.
Quando l’ora del tramonto si avvicina, poi, la bellezza selvaggia di questa isola ti chiama lassù, in alto dove solo gli uccelli hanno il privilegio di volare e dove gli alpaca brucano erba indisturbati.
Camminando non puoi fare a meno di voltarti ad ammirare l’infinito che si staglia sotto i tuoi occhi.
Eccolo, questo imperturbabile specchio: il Titicaca di cui ho tanto sentito parlare. Mi fermo sul punto più arroccato dell’isola, mi siedo commossa sul ciglio di un grande masso a strapiombo e in silenzio ammiro il sole che si ritira stanco, si riflette per un’ultima volta donandoci un arcobaleno dorato e poi si va a nascondere dietro le Ande rivestendole di un incredibile color caramello.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Manager, Web writer e Travel Blogger.
Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 2 commenti
Sono posti magici, che riescono a ritornare a galla dopo tempo, quando il soroche è ormai un ricordo e quando si ha posto per far entrare nuova bellezza dagli occhi. Proprio un bel viaggio.
Un abbraccio
Sere
Grazie Sere, per il commento ma soprattutto per avermi guidata nella preparazione a questo viaggio. I tuoi post sono stati davvero d’ispirazione! Alla faccia del soroche 😉
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