Expat ad Amsterdam
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Le nostre prime volte

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Ho passato la mia bellissima gravidanza a fantasticare su noi due, in barba a tutte le paure che si hanno quando la vita deve cambiare così tanto. Poi sei nata e ti ho promesso, mi sono promessa, di vivere con te al massimo tutte le tue prime volte.
Chi poteva saperlo, è successo quello che è successo, perché se c’è una cosa che devi imparare è che i programmi nella vita si fanno per puro passatempo, poi è il destino -se ci credi, nel destino- o chiamalo come vuoi, a decidere per te.

Siamo usciti dalla nostra zona di comfort, niente di drastico, c’è di peggio. Abbiamo appeso al muro il vecchio puzzle e ne abbiamo cominciato un altro, pezzettino dopo pezzettino cominciamo già a capirci qualcosa.

La novità è che le tue prime volte, sono anche le mie.
Scopro con occhi nuovi una città vivibile, guardo le foglie verdi degli alberi muoversi sotto ad un cielo arricchito dalle nuvole. Andiamo a passeggio e ci fermiamo ai passaggi a livello come non ne avevo mai visti: passano le navi e non i treni. Chissà se i nonni portano i loro nipoti qui.
Ci fermiamo per far passare le bici, tante bici che sfrecciano incuranti di niente e nessuno.

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le nostre prime volte amsterdam biciViviamo in una casa senza tapparelle e di notte, quando il solito vento fa danzare gli alberi io ti guardo dormire nella culla e mi sento fortunata.
Compriamo fiori freschi e decoriamo la casa prima che arrivi papà.le nostre prime volte amsterdam fiori
Prendiamo il tram per andare praticamente ovunque, tu nel marsupio cuore a cuore con me.
Mangiamo pancake dolci e salati, torte di mele con la panna, the alla menta e biscotti alla cannella.
Viviamo le domeniche lentamente, come non abbiamo mai fatto.

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Parliamo con persone che vengono da ogni posto del mondo e tu li conquisti con il tuo bellissimo sorriso sdentato, che è una lingua universale.
Ci guardiamo allo specchio senza paura, non tutti lo possono fare, sai?!
Non ci sentiamo insostituibili, abbiamo imparato bene la lezione, ma sicuramente siamo unici.
A volte ci manca casa ma sentiamo sempre più nostra questa nuova vita.
Nelle promesse di matrimonio scrissi a tuo padre “sarà casa ovunque tu sarai” e, gioco del destino, è andata letteralmente in questo modo.

Ed è così, bimba, che quella notizia che mi ha fatto tremare le gambe e diventare di sasso la pancia quando ancora eri dentro di me, si è trasformata in opportunità, e ci ha regalato, senza volerlo, un sacco di prime volte assieme.

Le nostre, bellissime e uniche, prime volte.

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

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