Oman
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Oman on the road in 5 giorni: si può fare!

a title hereMe lo chiedevo anche io prima di partire: girare alcuni dei punti più suggestivi dell’Oman in cinque giorni, è fattibile? Certo che sì, ma solo se siete disposti a cambiare luogo ogni giorno e a guidare parecchi chilometri.

Se vi ritenete tipi intraprendenti fatelo, fa parte del divertimento.

Il mio itinerario, giorno per giorno

oman maps

1 giorno: Muscat – Nizwa – Monti Hajar
Arriviamo all’aeroporto di Muscat, ci dirigiamo all’area arrivi per noleggiare una macchina (tutte le info utili per il noleggio auto le trovate qui) e ci dirigiamo subito verso Nizwa.
Potete scegliere se fare la highway, o optare per le stradine di montagna. Noi abbiamo scelto la prima opzione per mancanza di tempo ma, ad esempio, Sara di Voglia di Esotismo racconta molto bene la sua esperienza di sali e scendi con 4×4 fra i monti, qui.
Tenete a mente che a Nizwa è bene arrivarci di mattina presto, quando la città è ancora viva: sarà possibile visitare il souq e il maestoso Forte (aperto solo di mattina). Il venerdì è possibile assistere, nel souq, al mercato del bestiame. Io non sono riuscita a vederlo, ma in giro ho letto che è molto suggestivo.

nizwa-forte

Forte di Nizwa

Nel tardo pomeriggio lasciamo Nizwa per addentrarci fra i monti Hajar e pernottare al The View, una delle location più belle in cui abbiamo dormito. Vi racconto tutto in un post dedicato!vista the view

2° giorno: Bahla – deserto Wahiba Sands

Dopo una colazione energizzante con vista monti Hajar, scendiamo a Bahla, visitiamo il suo Forte stupendo, passiamo Al Ahmra, anche se per colpa del caldo la troviamo fantasma e poi, nel pomeriggio, ci addentriamo nel deserto attraverso il paesino di Bidya.vista forte bahla

Il punto di entrata nel deserto è in assoluto la stazione di rifornimento di benzina della Shell, ricordatevelo. Chiedete ai proprietari del camp se offrono servizio navetta, oppure fatevi dare delle informazioni più che precise.deserto oman
Noi abbiamo fatto tutto da soli, ma non senza difficoltà: dalla petrol station della Shell, percorriamo circa 40 km nel deserto per arrivare al 1000 nights camp e può succedere di perdersi. Vi racconto tutto in un post dedicato dove raccoglierò tutti i consigli che mi vengono in mente.

3° giorno: Wadi Bani Khalid – Sur

Dopo aver pernottato nel deserto e aver visto l’alba dalle dune, partiamo per il primo wadi, ovvero un corso d’acqua che si sviluppa all’interno di formazioni rocciose. I wadi sono fra le più preziose risorse naturali dell’Oman.
Il wadi bani khalid è ad entrata gratuita: un luogo che ho trovato poco turistico e soprattutto, punto di ritrovo per la gente locale. Per questo, è ancora più importante vestirsi adeguatamente e non cedere alla tentazione di mettersi in costume. Questo wadi è l’ideale per chi vuole bagnarsi ma non ama molto il trekking. Si affronta senza fatica.
Scriverò presto del Wadi Bani Khalid.

wadi bani khalid

wadi Bani Khalid, la bellezza

Nel pomeriggio proseguiamo verso la località balneare di Sur, dove pernottiamo fronte spiaggia e ci dirigiamo per una cena tipica, molto economica e spartana, in un coffee shop in città e una visita del centro.

4° giorno: wadi Shab – rientro a Muscat
Da Sur ci dirigiamo verso il secondo wadi di nostro interesse. Il wadi Shab è sicuramente più facile da trovare rispetto al Bani Khalid, ma inizialmente potrete rimanere delusi: il suo biglietto da visita comprende un parcheggio pieno di suv posto sotto all’autostrada e due barchette sgangherate che servono come trasporto da un lato all’altro del fiume verso l’entrata del wadi.ingresso wadi shab

ingresso wadi shab barche

barche di trasporto verso wadi Shab

Nota: i prezzi del trasporto sono quasi quintuplicati rispetto a quelli segnati sulla Lonely Planet, arrivando a costare 1 rial (circa 2€) rispetto al passato, quando costavano solo 0,20 cent di rial.
Anche per il wadi Shab ho un post in bozza che sto sistemando, presto vi dirò tutto, per ora sappiate che il wadi Shab è abbastanza turistico, infatti ho visto molta gente in costume, nonostante questo io ho preferito tenermi maglietta e pantaloncini.
Come difficoltà direi che è sicuramente più tosto dell’altro: c’è da camminare un po’ sulle rocce a picco sul letto del fiume e ad un certo punto bisogna nuotare immersi nell’acqua fino ad arrivare ad una grotta.
Per ora non vi dico di più se non che… ne vale davvero la pena!

5° giorno: visita di Muscattramonto Muscat
Dopo la fatica del wadi, con gli occhi ancora pieni di bellezza, ci fermiamo a mangiare qualcosa e rientriamo a Muscat dove pernotteremo due notti: per la prima, in un ostello fatiscente e pagato anche abbastanza caro, ma in posizione strategica con vista sul mercato del pesce e la corniche e la seconda in un hotel molto fuori, comodo per tornare verso l’aeroporto.
Attenzione al traffico di Muscat, nei giorni lavorativi è davvero esagerato, quindi calcolate bene i tempi di rientro verso l’aeroporto.
Di Muscat, città che ho amato dal primo istante, scriverò presto. Qui abbiamo visto l’interessante souq, abbiamo assistito ad un tramonto senza eguali, visitato la Grande Moschea, passeggiato per i forti e la città vecchia, visto il palazzo del Sultano, gironzolato per il mercato del pesce all’alba e per finire in bellezza, abbiamo fatto un po’ di shopping nei suoi stratosferici centri commerciali, dove abbiamo tirato un sospiro di sollievo dal grande caldo.

Questo è il nostro personalissimo itinerario di cinque giorni on the road in Oman. Volendo, avremmo potuto includere una tappa a Ras al Jinz, dove c’è una riserva naturale attrezzata per l’avvistamento delle tartarughe che vanno a deporre di frequente le uova sulla spiaggia. Alla fine però, abbiamo deciso, per una volta, di prendercela con più calma.

Avete visitato l’Oman e c’è qualche tappa del vostro itinerario che vorreste aggiungere per renderlo più completo?

Vi aspetto, come sempre, nei commenti.

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

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