Thailandia
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Thailandia, whisky Sang Som e pensieri

whisky Sang Som

whisky Sang Som

Questo post inizia sorseggiando Whisky Sang Som e Coca in un localino folcloristico di Chiang Rai, nel nord della Thailandia. La stanchezza accumulata dopo un giorno a grandi passi verso le tribù del nord della Thailandia e finito sulle rive placide del Mekong, non guasta la voglia di godersi gli ultimi istanti di vacanza. E qui che tamburellando i piedi a ritmo di Come As You Are dei Nirvana, riavvolgo la pellicola del mio viaggio, tiro le somme e mi sento soddisfatta.
La Thailandia non è stata ciò che mi immaginavo ma è ora che più mi pare chiaro il suo volto. Idealizzare una meta prima di viverla fa parte del viaggio. La scoperta ha senso solo dopo aver acquisito una consapevolezza: ciò che vedi sui cataloghi, nelle foto di amici, ciò che ti raccontano nelle guide è come una sagoma ma non rappresenterà mai il tuo viaggio.

Thailandia e spiritualità

Thailandia e spiritualità

La cosa che più mi piace del fatto di viaggiare è poter plasmare le proprie esperienze, porre una base sulla quale il destino giocherà la sua partita. Quelli che vi racconterò in questi giorni a seguire, riguarderà la mia Thailandia e di nessun altro. Appositamente distendo i miei pensieri, concedo un attimo di tregua alle mie emozioni che ora sono troppo vive per fornirvi un racconto in parte obiettivo.
Ordino il secondo Sang Som e Coca al Teepee bar di Chiang Rai, una piccola cittadina di cui vi parlerò, quasi insignificante al cospetto di altre metropoli thailandesi, resa caratteristica soprattutto per il suo night bazar e per il suo stravagante angolo dedito allo street food.

Mercato dello street food di Chiang Rai

Mercato dello street food di Chiang Rai

Perlustro l’ambiente, lo sguardo offuscato dalla stanchezza e dal whisky, scorgo gli angoli bui del TeePee Rock’N Roll, è qui che il simpatico proprietario vive, un thailandese dai tratti che mi ricordano un hobbit.

Un materasso sostenuto soltanto da alcune casse di birra thai, plaid leopardati, ovunque pelli di mucca e tronchi d’albero come sedie. Più in là, una porta scrostata divide la toilette da queste quattro mura, prego fortemente che la mia vescica non mi tradisca ora.
Al bancone un tedesco panciuto ordina ripetutamente Singha beer e il mio amico hobbit, che evidentemente si è concesso qualche drink in più per far meglio gli onori di casa, ci tiene a coinvolgere i clienti alzando il volume dei migliori brani di musica rock anni 60 che devo dire sceglie con ottimo criterio.
Chiudo il mio taccuino acquistato ieri all’Elephant Nature Park, proprio quello che ho scoperto essere fatto con sterco d’elefante.

Il mio quadernino fatto con lo sterco di elefanti

Il mio quadernino fatto con lo sterco di elefanti

Tiro le somme del viaggio ancor prima di tornare e mi viene naturale farlo qui, con la luce soffusa, la gente allegra e distesa, nazionalità che si incontrano e si fondono per pochi istanti, ancora il clima vacanziero nell’aria.
Mi alzo e mi dirigo silenziosamente alla cassa del bar, pago e incontro lo sguardo del proprietario del TeePee che mi vede per la seconda sera di fila. Mi viene naturale chiedermi se si aspetta di rivedermi domani, con il suo volto da hobbit che mi è già familiare.
Quel domani in cui sarò già in un altra terra, in un altro bar.
Probabilmente non tornerò mai più qui, non metterò più piede al TeePee Bar ma per me ora Chiang Rai ha un volto ed è quello di un simpatico hobbit.

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 5 commenti

  • Cabiria scrive:

    Ma che bello questo post!
    Mi piace molto anche come lo hai presentato: i post scritti in viaggio sono sempre i migliori, anche se magari sono imperfetti, perchè sono quelli che parlano delle emozioni del momento.
    E’ stato bellissimo leggerti e rivivere le stesse sensazioni che provo anche io quando sono in giro, mi hai fatto sentire in viaggio sai? E senza descrizioni di monumenti e templi, per quelle c’è sempre tempo, ha fatto tutto l’atmosfera, l’hai resa benissimo :)

    • Stefania Pozzi scrive:

      Oggi mi commuovo! Il tuo commento e quello di Andrea su un post in cui parlo della Thai valgono cento! Per oggi sono a posto :) Grazie (forse devo scrivere più post da ubriaca… ahahaha)

  • Bello davvero…un post che parte dal mio “alcolico” preferito e lancia un bel messaggio: non fate il viaggio prima di partire…vivetelo senza preconcetti confezionati dalle guide turistiche!

    “La scoperta ha senso solo dopo aver acquisito una consapevolezza: ciò che vedi sui cataloghi, nelle foto di amici, ciò che ti raccontano nelle guide è come una sagoma ma non rappresenterà mai il tuo viaggio.” Bello davvero!

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