Thailandia
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Come spostarsi in Thailandia? Taxi e tuk tuk, ma tu lo sapevi che…

Che in Thailandia hanno una fantasia che va oltre i confini?
Appena atterrata a Bangkok dopo 12 ore di volo il mio primo pensiero è stato raggiungere il centro città. Non per andare a dormire, ero troppo stanca ed eccitata per farlo.
Esco dall’aeroporto e il mio sguardo va in cerca di un riferimento fissandosi su una fila interminabile di taxi. Un enorme serpente senza capo né coda che tappezza la carreggiata.
Individuo il mezzo che mi porterà in città, mi lascio andare al desiderio pesantemente infantile di salire sulla vettura fuxia, un ammasso di vecchie ferraglie dai colori accesi. Sorrido pensando che in qualche parte del mondo (ma non qui) questa verrebbe definita vintage.

Mi dirigo dritta verso il guidatore con tutto l’intento dare il via alla mia prima contrattazione, sono veramente carica, ma un omino mi richiama all’ordine invitandomi a gesti a mettermi in fila per aspettare il mio turno.
Passo meno di dieci minuti in una delle file più ordinate e scorrevoli della mia vita per poi essere indirizzata inaspettatamente verso il mio taxi fuxia.

Ho imparato che qui a Bangkok i taxi sono economici ma i taxisti sono fuori come dei balconi. Il più delle corse sembrano simulazioni per il prossimo numero di Fast and Fourious.

Un tipico taxi di Bangkok

Un tipico taxi di Bangkok

 

Ma tu lo sapevi che la patente per guidare un taxi, qui in Thailandia, si prende in un giorno?
Come? Nel più classico dei modi, pagando!
La deduzione più logica è che, ovviamente, può capitarti chiunque al volante!
Dicevo della fantasia dei thailandesi riferendomi al loro modo di addobbare le vetture.
Il folclore si nota anche all’interno dell’auto: ad esempio, sono salita su di un taxi migliaia di monete attaccate al tettuccio, oppure con corone di fiori fresche che ondeggiano al ritmo dei balzi e Buddha di ogni forma, colori e dimensione.

Una volta presa confidenza con la città non ci si mette molto a capire che se i taxi sono economici, ancora di più lo sono i tuk tuk.
Il tuk tuk non è soltanto un mezzo di trasporto, è una filosofia.
Un tuk tuk è una specie di ape cross per intenderci, solo che è personalizzato a discrezione del proprietario. Ovviamente se ne trovano in giro di coloratissimi e qualche volta anche parecchio tamarri!

Il classico tuk tuk di Bangkok

Il classico tuk tuk di Bangkok

Il loro meglio lo danno di sera, quando sfrecciano con tutte le lucine accese per le strade di Bangkok.
Resisti all’istinto di piegare il ginocchio come in un MotoGP e attaccati dove puoi perché, in curva, il tuk tuk non risparmia nessuno.
Incredibile come ci si possa divincolare dal traffico tentacolare della città, chiudi gli occhi se non sei abituato ad una guida un po’ frizzante.
Se proprio devo trovare un difetto al fatto di viaggiare con il tuk tuk, è che si respira tanto smog. Per questo vedrai la gente locale munita di mascherine!

Tuk Tuk in notturna

Tuk Tuk in notturna

Ma tu lo sapevi che con il tuk tuk c’è un modo particolare di contrattare sul prezzo? 
Un metodo che se ci penso ora mi spacco dalle risate ma al momento mi ha fatto impazzire.
Quando contratti sul prezzo ti sentirai ripetere “One stop, Two stop“, è il loro modo carino per dirti “ok ti faccio risparmiare se mi concedi di fare una, o due fermate in alcuni negozi tristissimi, autentici buchi cattura turisti. Non devi comprare per forza, basta che ti guardi in giro come un deficiente e fingi interesse per la loro merce”.

Ah, per loro merce intendo migliaia di rotoli di diversi tessuti che servono per fabbricare vestiti su misura. Cià che vengo in Thailandia a rifarmi il guardaroba.
La cosa divertente è che puoi capitare nello stesso negozio nel giro di dieci minuti ma tutti fingono che tu sia un nuovo cliente e ti ripetono le stesse cose.

La corsa folle del tuk tuk

La corsa folle del tuk tuk

Una volta che ci fai il callo ti appassioni pure e ti apposti all’entrata del negozio a spiare le espressioni dei turisti che entrano senza ancora aver capito la manovra.
Che poi me la sono presa a cuore e ho anche cercato di spiegarlo al guidatore di tuk tuk che come strategia commerciale non è che sia il massimo.

Ma tu le sapevi tutte queste cose sui mezzi di trasporto più comuni di Bangkok?
Se ne sai altre, ti prego non tenermi all’oscuro! :)

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 2 commenti

  • […] di questo mio timore. Tutti credono che siccome amo le città affollate, caotiche – come quelle asiatiche – io non debba temere la Grande Mela. Ma io non ho mai messo New York fra la top destinazioni da […]

  • […] Non c’è niente di meglio di Bangkok per mettervi a nudo di fronte ad abitudini e ritmi molto diversi dai nostri. Tenetevi forti perché state per fare un giro sulla giostra più elettrizzante della Thailandia. Il mio consiglio è quello di affidarvi a questa città e di non fare paragoni: arrendetevi ai suoi modi e vivetela più intensamente che potete. A Bangkok provate il possibile, andando anche oltre: assaggiate il cibo di strada senza timore, salite sui tuk tuk, contrattate con i venditori, sorridete ai bambini, incazzatevi dinanzi al caos delle strade più trafficate, salite su uno dei grattacieli più alti della città e godetevi lo skyline, entrate nei templi e pregate genuflessi ai piedi dei grandi Buddha. Se volete leggere qualcosa in più sulla particolarità di Bangkok, ne ho scritto qui. […]

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